L’assemblea degli iscritti aveva scelto il candidato sindaco ed alle eventuali primarie di coalizione e l’assemblea dovrà dire se è meglio trovare un’altra soluzione o se è arrivato il momento di chiudere con l’attuale coalizione per indicare un percorso autonomo del Pd. Perchè i Dem devono sciogliere un nodo interno che però sono stati gli alleati a creare. Al tavolo delle trattative è invece emersa un’altra candidatura del Pd, quella di Filiberto Reina, proposto non dal suo partito ma da un alcuni rappresentanti della coalizione, in particolare Pietro Cognata, Salvatore Bongiorno ed Antonio Galia. La dirigenza Pd non l’ha presa bene. Il vertice del partito si è riunito e dopo una lunga discussione ha deciso di rivolgersi, ancora una volta, all’assemblea che si riunirà il prossimo 4 aprile alle 18. L’assemblea avrà due punti all’ordine del giorno: dare il proprio assenso alla proposta di parte della coalizione sostenendo Reina, oppure, esprimere il proprio dissenso alla proposta Reina e pertanto decidere di intraprendere percorsi alternativi all’attuale coalizione che sostiene il sindaco uscente Biagio Martorana. Il Pd ha voluto precisare e ribadire che a volere le primarie è stato il primo cittadino ed il partito non ha fatto altro che adeguarsi indicando lo scorso 21 gennaio il suo candidato. Ma la soluzione Ruggirello è stata messa in discussione non soltanto dal resto della coalizione ma anche all’interno del Pd, con il dissenso del gruppo consiliare, al quale appartiene lo stesso Reina.