E’ un incontro per ringraziare gli elettori ma nella sostanza, domani alle 11 a Trapani, comincia il dopo D’Alì. La linea di confine, il voto del 4 marzo. Valutato negativamente, per il partito, dall’ex senatore di Forza Italia, ed invece valorizzato e rilanciato dall’onorevole Stefano Pellegrino che, non a caso, sarà in città per fare il punto a conclusione delle Politiche. Per l’avvocato Pellegrino si riparte dai 40.000 voti ottenuti dalla lista in provincia di Trapani. D’Alì ha criticato il commissario regionale Gianfranco Miccichè per le candidature e la gestione complessiva del voto, ampliando le critiche anche al Presidente della Regione Nello Musumeci per la sua azione di governo ritenuta insufficiente, Pellegrino oltre a premiare il risultato del partito, difende e “blinda” Miccichè: “L’incremento dei consensi, anche rispetto al successo delle votazioni regionali, costituisce il risultato della proficua collaborazione tra la base provinciale trapanese ed il coordinamento regionale dell’onorevole Miccichè. Del resto, grazie al impegno profuso in campagna elettorale la Sicilia è risultata la regione più azzurra d’Italia con il 21% dei consensi totali”. Nessuna polemica e nessun accenno alla nota di D’Alì ma è sempre più netta ed evidente la distanza tra l’ex senatore e l’avvocato Pellegrino che punta ad assumere la leadership di Forza Italia- che è stata del senatore – in provincia di Trapani, in stretta collaborazione con l’ex deputato regionale e candidato al Senato Toni Scilla che, nelle sue dichiarazioni post elezioni ha stigmatizzato il disimpegno politico di una parte di Forza Italia, facilmente identificabile con l’ex senatore ed i suoi amici.