Un nodo ancora da sciogliere. Al momento senza soluzione. Il sindacato suona l’allarme sul futuro della “Trapani Servizi” e lo fa con “Officina di Base”. Il segretario territoriale Catalano punta il dito contro la precedente amministrazione. Alla giunta dell’ex sindaco Vito Damiano contesta la decisione di non costituirsi in ARO (Ambito raccolta ottimale). O meglio, di avere cambiato idea rispetto alla scelta iniziale di costituirlo. Per il dirigente sindacale è stato commesso un errore grave: “Noi continuiamo a pensare che sia stato un errore, quello di non assumersi in house la raccolta differenziata da parte del Comune di Trapani e costituirsi in pre ARO, come previsto dalla circolare regionale. Le scelte strategiche della passata amministrazione adesso ricadono negativamente su tutta la collettività e sulle maestranze che si troveranno in un impatto negativo ambientale di diverso spessore di prospettiva”. Il Comune ha infatti scelto di puntare all’appalto all’interno della SRR “Trapani Nord”. Catalano denuncia che il personale rischia di essere lasciato alla deriva “aspettando solo che l’appalto della nuova azienda aggiudicatrice del lotto Trapani, messo in gara dalla SRR, possa arrivarsi per il passaggio dei 102 lavoratori della raccolta”. Ma nella “Trapani Servizi” c’è anche altro personale. E la società deve fare i conti con vere e proprie emergenze: “La discarica è satura, il trituratore deve essere ancora messo in opera, dopo l’incendio di qualche anno fa. Con quali risorse la <<Trapani Servizi>> potrà fare fronte alle maestranze, compresi gli impiegati, che rimangono?”. Catalano aggiunge anche una nota prettamente sindacale: “Per non parlare del fatto che l’attuale amministratore delegato aveva iniziato un percorso di rinnovo della contrattazione di secondo livello, che è stato bruscamente interrotto, penalizzando fortemente i lavoratori, che in un potenziale passaggio tra un’azienda e l’altra, potevano rivendicare i diritti acquisiti”. Le critiche del sindacato riguardano anche l’organizzazione interna. Viene considerata “inopportuna ed improponibile” la scelta di assumere il responsabile tecnico, anche se a prestazione professionale, senza passare dal bando pubblico “essendo la <<Trapani Servizi>> una società partecipata al cento per cento del Comune, e sottoposta al parere vincolante dell’amministrazione e del consiglio comunale. Inoltre apprendiamo dagli organi di stampa che sono stati nominati altri due ingegneri. A che titolo? E con quali aggravi di spese?”. Da qui la richiesta di un confronto con la “Trapani Servizi” “al fine di migliorare il futuro dell’azienda e dei lavoratori”.