La campagna elettorale porta inevitalbimente ad alzare i toni del confronto politico, ma i punti che hanno segnato la conferenza stampa, di stamattina, del senatore Antonio D’Alì fanno parte delle sue scelte strategiche di parlamentare e rappresentante di Forza Italia. Punti affrontati a pochi giorni dal voto per le Regionali, ma anche in tempi non sospetti e negli anni. L’affondo più duro è sul porto di Trapani. “L’Autorità di Sistema – ha rimarcato – non è uno scandalo in sè. Ma è scandalosa la sua gestione. Il nostro porto dovrebbe avere la sua autonomia ed invece deve fare i conti con una concezione colonialista da parte di Palermo. Ci avevano detto che sarebbe stato istituito un ufficio della nuova Autorità qui a Trapani. Dov’è? Nel comitato di gestione doveva andarci un trapanese ed invece siamo rappresentati da una persona rispettabilissima ma che comunque ha avuto a che fare con la liquidazione dell’Autorità Portuale”. Si tratta del controammiraglio Giuseppe Zaccaria. “Da parte nostra – ha aggiunto il senatore di Forza Italia – abbiamo sempre lavorato ed alimentato una sana competizione per le navi da crociera, il diporto e la cantieristica, ma è necessario che le nostre caratteristiche vengano rispettate”. D’Alì denuncia un porto in crisi: “Lavori sospesi da anni. La banchina Ronciglio ferma da 11 anni, la banchina nell’area dei Vigili del Fuoco ferma da 10 anni. I lavori nell’area della Casina dell’ex Dispensario fermi. Tutte opere coperta da finanziamenti voluti e portati da Forza Italia”. Il senatore va in crescendo: “I carotaggi da rifare perchè è ormai passato troppo tempo, con una spesa di un milione e mezzo di euro. Eppure le verifiche erano state positive. Addirittura l’ISPRA avrebbe autorizzato lo sversamento del materiale di risulta in mare aperto ad una decina di miglia da Favignana. Vuol dire che l’escavazione dei fondali poteva essere portata a termine. Ed invece è tutto bloccato. Il nuovo governo regionale dovrà farsi carico di questa situazione. Così come della messa in sicurezza del porto di Favignana. 16 milioni di euro ancora vivi ed un progetto approvato con l’amministrazione Ernandez. Ed è questo il problema che le giunte di sinistra e la politica di sinistra hanno preferito fermare tutto perchè erano stati altri a fare”. Nel giorno della firma del nuovo accordo per il co-marketing il senatore ha rilanciato sull’aeroporto di Birgi: “Ho una visione diversa. Fin quando la sfera pubblica sarà predominante continuerò a nutrire delle perplessità sul futuro di Birgi. Ritengo che la soluzione migliore sia quella della privatizzazione. Noi abbiamo fatto di tutto per potenziare l’aeroporto e per fargli raggiungere la quota di 2 milioni di passeggeri. L’unico vero intervento porta la nostra spinta e l’impegno del governo Cuffaro con l’Agenda 2000-2007. Opere che vennero considerate in linea con gli scopi dei fondi europei. Da qui una stoccata politica: “In questa fase di confronto sul co-marketing vorrei porre una domanda, ma di chi sono i sindaci di questo territorio? Non sono per la maggior parte del Pd o legati al Pd? Ed allora di cosa stiamo parlando?”. Dalla stoccata allo scontro frontale il passo è breve ed il parlamentare forzista trova un tema “caldo” per attaccare, la sanità trapanese: “Stiamo assistendo ad iniziative scandalose. Un Ministro della Repubblica che inaugura sale operatorie chiuse, ancora oggi. Nessuno che dice la verità e ciòè che la sanità trapanese è stata depotenziata. Come nel caso della chirurgia pediatrica o dell’emodinamica e tutto questo per creare posizioni e reparti che fanno riferimento alla gestione dei migranti, con tutto il rispetto dei migranti, ma la nostra sanità non può essere trattata in questo modo. Ed ancora trasferimenti, assunzioni, pagamento di arretrati. Iniziativa contra legem. Se avessi fatto noi un decimo di ciò che sentiamo e leggiamo qualcuno avrebbe già buttato la chiave”. Nel calderone del malgoverno regionale di centrosinistra il senatore inserire l’agricoltura: “Hanno escluso la provincia di Trapani dal PSR, considerando questo territorio ricco, come se questa fosse la Pianura Padana”, il sistema rifiuti: “La città di Trapani sta pagando un prezzo altissimo, tanta spazzatura per strada e la discarica ormai satura perché hanno fatto conferire altri Comuni”. D’Alì ha chiuso con un altro capitolo relativo ai trasporti. Non sono porto ed aeroporto ma anche la bretella Mazara-Birgi “che non viene definita” ed i collegamenti ferroviari: “Sono quasi inesistenti e non c’è alcuna strategia per programmare una serie d’interventi sul territorio”.
REGIONALI, D’ALI’/1: “PORTO FERMO, BIRGI PREOCCUPANTE, GESTIONE DELLA SANITA’ TRAPANESE SCANDALOSA”
30 Ottobre 2017
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