REGIONALI, SGARBI: “MI CANDIDO ALLA PRESIDENZA”. APPELLO A CUFFARO ED ALLEANZA CON MIR

1 Settembre 2017

L’approccio è sicuramente più moderato, dal “Partito della Rivoluzione”, che i cittadini di Salemi bocciarono, al “Rinascimento”. Di sicuro, l’obiettivo è più ambizioso. Dalla ricandidatura a sindaco di Salemi a quella a presidente della Regione. Nel giorno dell’accordo di tutto il centrodestra su Nello Musumeci irrompe Vittorio Sgarbi. “Rinascimento” è prima di tutto un libro, scritto a quattro mani con l’economista Giulio Tremonti. Diventerà un movimento politico che presenterà liste in tutti i 9 collegi elettori della Regione. “Credo che la Sicilia – ha sottolineato Sgarbi – sia nel mio destino. Lo faccio come atto d’amore verso una regione simbolo della bellezza italiana, per una Sicilia libera dai pregiudizi e dai luoghi comuni. E per restituire la dignità di terra degli Dei”. Sgarbi punta subito ad uno dei suoi temi più significativi: “Basta con l’esaltazione della mafia per perpetuare l’antimafia dei privilegi e degli affati, umiliando l’Isola ed i suoi abitanti. E’ ora di finirla con quanti, pur di dare un senso alle loro funzioni, chiamano tutto mafia. La Sicilia va rispettata come ogni altra Regione, merita attenzione, amore, intelligenza, cultura. E non vecchi e nuovi barbari”. Quella del critico d’arte è una scelta ponderata: “Per le questioni pratiche informo che, valutando da mesi questo progetto, sono residente a Calascibetta e mi appoggio per le operazioni di rito e sul territorio al Movimento Moderati in Rivoluzione”. Sgarbi lancia un messaggio anche all’ex presidente della Regione Totò Cuffaro: “Ha subito un processo ingiusto, in nome di un’antimafia che si è fatta controparte politica. Un processo che non ha colpito solo un uomo, ma ha criminalizzato la Sicilia intera. Oggi la mia candidatura riparte dalla sua vicenda umana e politica per ribadire che è possibile un progetto di riscatto culturale in nome della verità e contro ogni impostura, giudiziaria e politica”.

 

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