TRAPANI, SALONE: “SALUTO INGRATO CON IL MIO GRUPPO. AVREBBE FATTO MEGLIO A CONFERMARE LE DIMISSIONI DAL MOVIMENTO”

26 Luglio 2017

Francesco Salone va alla guerra. La nota stampa di Uniti per il Futuro non gli è andata giù. Non ha digerito, soprattutto, la linea politica e di comunicazione dettata dal presidente del Movimento Riccardo Saluto. E non le ha mandate a dire: “Saluto dimostra di non capire nulla delle dinamiche politiche e soprattutto di essere ingrato, non tanto verso di me, ma verso il mio gruppo che ha portato alla lista, 2.500 voti, pari al 25% dell’elettorato di tutta la coalizione e quasi il totale della lista”. Saluto, nella nota, aveva comunicato che Salone aveva scelto di seguire un altro percorso politico rispetto a quello di rilancio del Movimento e di riorganizzazione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Salone ha continuato a picchiare duro su Saluto: “Avrebbe fatto bene a confermarle le dimissioni”. L’assemblea del Movimento ha invece deciso di respingerle. Se ne riparlerà in una nuova assemblea che si terrà nei primi giorni di settembre. L’ex consigliere ha voluto mettere i paletti sulla sua presenza e sul confronto aperto con Uniti per il Futuro. “Non ho lasciato Uniti per il Futuro – ha aggiunto – per il semplice fatto che non ho mai fatto parte del Movimento, né mi è stato mai chiesto di farne parte ed alla riunione sono stato invitato come ospite. Vero, invece, che sono stato e sono vicino ad Uniti per il Futuro. Ho accettato di competere nella lista del Movimento per rispetto nei confronti di Mimmo Fazio. Tutto quello che ho fatto per il Movimento l’ho fatto per lui”. Salone torna al voto dell’11 giugno per tornare ad attaccare Saluto. A suo dire non è stato in grado di gestire la fase elettorale ed avrebbe commesso errori gravi, come quello di presentare le liste con simboli simili, che hanno determinato tanti voti nulli. L’ex consigliere addebita a Saluto anche la presentazione di una lista che ha preso pochi voti e che era composta da candidati che avevano soltanto cura dell’aspettativa elettorale e non certo del voto. L’incapacità di Saluto, sempre secondo Salone, sarebbe legata alla sua inesperienza: “Non si è mai candidato. Ha invece, in un’altra elezione, candidato il figlio che ha ottenuto 80 voti”.

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