Uniti per il Futuro va avanti. Non smobilita come auspicavano avversari e qualche “alleato” interessato ed, al contrario rilancia. Ed un primo atto in coerenza con la volontà politica di rimanere sul campo ha portato l’assemblea a respingere le dimissioni del presidente Riccardo Saluto. A settembre si vedrà. Sarà avviata una nuova campagna di tesseramento e verrà, in seguito, eletta la nuova classe dirigente. Uniti per il Futuro andrà avanti senza l’ex consigliere Francesco Salone che non ritiene di aderire ad “Uniti” per ragioni personali. Non è uno strappo ma un divorzio consensuale. I lavori dell’assemblea hanno permesso di fare chiarezza sulla scelta dei consiglieri di Valderice. L’accordo con il Pd e le liste civiche che sostengono il sindaco dem Mino Spezia è da considerare legato e concentrato soltanto in quel Comune. Sono stati gli stessi consiglieri Francesco Stabile, Alessandro Pagoto e Silvana Urso a confermarlo al resto del movimento. I tre hanno ribadito la loro piena adesione ad Uniti per il Futuro ed hanno poi chiarito che le dinamiche politiche valdericine sono state dettate da esigenze contingenti del territorio. Nessuna fuga in avanti, dunque, ma un’intesa che non supera i confini del loro Comune. La fase di riorganizzazione del Movimento avrà tra i suoi momenti topici anche l’adesione di quasi tutti i candidati delle liste civiche che hanno affrontato il voto dell’11 giugno e che hanno affrontato la campagna elettorale al fianco dell’ex candidato sindaco Mimmo Fazio. “Le traversie dell’ultima surreale campagna elettorale, specialmente negli ultimi giorni decisivi, – si legge in una nota del Movimento – hanno finito per cementare il gruppo. D’altro canto il consenso elettorale ricevuto, induce a continuare l’impegno per dare voce ai cittadini che credono in questo progetto civico. L’assemblea si è aperta con una breve introduzione del presidente dimissionario Saluto che ha però dovuto prendere atto che Uniti per il Futuro ha ancora bisogno di lui almeno nella fase di rilancio. L’assemblea ha così deciso di autoconvocarsi per la prima settimana di settembre, lasciando Saluto al vertice di “Uniti”.