REGIONALI, SINISTRA ITALIANA: “ALTERNATIVA A CROCETTA E CONFINDUSTRIA”

17 Luglio 2017

Piero Grasso in prima battuta. Altrimenti si vedrà, partendo dalle esperienze di Palermo, Messina e Caltanissetta. L’assemblea regionale di Sinistra Italiana chiama in causa il presidente del Senato per una candidatura di svolta: “Solo candidature con il profilo istituzionale, politico e morale come quello di Pietro Grasso, possono condurre alla costruzione di un’alleanza larga, partecipata e democratica nel segno di una discontinuità nelle pratiche e nelle persone delle passate amministrazioni regionali”. SI ha anche una soluzione alternativa: “In assenza di queste condizioni politiche e programmatiche Sinistra Italiana, partendo dall’interlocuzione già avviata con Articolo 1 MDP, avanzerà a tutte le forze sociali, civiche, progressiste e di sinistra una proposta politica per una piattaforma elettorale alternativa in grado di esprimere una candidatura un’autonoma alla presidenza della Regione, dando mandato al gruppo dirigente regionale di verificarne la fattibilità con tutte le forze sociali, civiche, democratiche e progressiste che hanno caratterizzato le esperienze di Palermo, Messina, Caltanissetta e con ogni altra soggettività emergenti come Sinistra Comune ed esperienze simili diffuse nel territorio siciliano”. Per Sinistra Italiana non c’è soltanto la continuità con il governo Crocetta da spezzare. C’è un’altra continuità che si presenta ancora più minacciosa per SI: “E’ necessario adottare un codice etico ed anti mafia che affronti un maniera chiara e definitiva la questione morale. È necessario, altresì, rompere con l’egemonia di una Confindustria che ha, di fatto, governato nei governi Cuffaro, Lombardo e Crocetta, con una modalità criminogena della gestione del ciclo dei rifiuti che ha scientemente prodotto disastri ambientali e, per questa via, lauti introiti ai signori delle discariche. È necessario ripublicizzare la gestione del servizio idrico nel rispetto della volontà popolare espressa nel referendum del 2011 e proporre un piano di investimenti per la conversione ecologica dell’economia siciliana, rilanciando la piena occupazione”. Da qui l’obiettivo strategico di Sinistra Italiana: “Le drammatiche condizioni della Sicilia, che si sostanziano in una povertà non solo economica ma anche culturale e di futuro, impongono scelte chiare che vadano nella direzione di un netto cambiamento del governo e delle politiche dell’Isola. Il ruolo della sinistra, allora, deve essere quello di proporre una via d’uscita e non di mera testimonianza, con una proposta di governo di vera rottura con la fallimentare esperienza del governo Crocetta e con tutte le pratiche, nomi e modalità che questa crisi hanno alimentato e costruito”.


				

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