VALDERICE, IL PD CHIAMA IN CAUSA IL SINDACO STABILE. I CINQUE CAPITOLI DELLA CRISI

26 Novembre 2022

La strategia del Pd è chiara. Tenere sulla corda il sindaco, seguendo, passo dopo passo, le sue iniziative e le sue dichiarazioni per confutarle sul campo. I democratici scelgono la tattica dei capitoli. Il primo, quello più recente, ha come titolo ed argomento il depuratore di contrada Anna Maria. “Rappresentare – scrivono i dem – come un risultato dell’attuale compagine amministrativa la fine dei lavori prevista per i primi mesi del 2023, dopo 4 anni e mezzo dal loro inizio, avvenuto nella scorsa consiliatura, e grazie agli amministratori dell’epoca, dà il quadro esatto del fallimento dell’amministrazione Stabile, che si è limitata a tentare di far passare come un suo traguardo il lavoro svolto invece da altri”. Per il Pd valdericino c’è pure l’aggravante: “Il primo cittadino ha invitato gli abitanti del versante nord ad avviare le richieste per l’allaccio alla pubblica fognatura pur sapendo che ciò non sarà possibile per la stragrande maggioranza degli abitanti di Bonagia, in quanto è necessario il completamento dell’anello fognario Sant’Andrea-Bonagia”. C’è un progetto, c’è un finanziamento di 1.700.000 euro inserito nel Patto per il Sud – risultati raggiunti dall’ex sindaco Mimo Spezia – ma c’è anche un problema. “Il progetto – sottolinea la nota dem – giace da più di 4 anni nei cassetti comunali”. Il secondo capitolo è quasi un cavallo di battaglia del Pd valdericino. Si tratta del porto di Bonagia. Qui i toni dem si fanno più duri. Stabile viene accusato di approssimazione e superficialità e di voler fare soltanto propaganda. I democratici affondano il colpo: “Alla fine del 2021, ignorando volutamente la complessità dell’iter procedurale e la reale possibilità di ottenere un finanziamento e i tempi attinenti alla realizzazione dell’opera, si avventurò nel singolare annuncio della rapida conclusione della relativa procedura e l’inizio dei lavori per la stagione estiva 2022, quella già trascorsa. E cosa ancora più spregiudicata, ha comunicato di avere ricevuto da parte del governo regionale un finanziamento di 31 milioni di euro riferendosi ad una delibera della giunta, prodotta a pochi giorni dalle ultime elezioni regionali, che non finanziava alcuna opera, ma semplicemente apprezzava un elenco di opere, formulato arbitrariamente dall’assessorato regionale delle Infrastrutture, senza l’attivazione preliminare della necessaria ed inevitabile procedura di evidenza pubblica ed in assenza del parere delle competenti commissione legislative dell’Ars”. Il terzo capitolo è quello dell’ampliamento del 19esimo padiglione del Cimitero comunale. Anche in questo caso i dem precisano che “l’iter è stato avviato dalla precedente amministrazione”, per poi denunciare che la giunta Stabile ha deciso di cambiare rotta, “ritrovandosi in un vicolo cieco tanto da essere costretta ad uscirne ricorrendo all’istituto della revoca in autotutela”. Da qui la sintesi del Pd: “Il risultato è che dopo 4 anni e mezzo i loculi non sono stati ancora realizzati”. C’è spazio anche per un quarto capitolo che rimanda al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per i dem è evidente “la sconfortante mancanza di capacità amministrativa e di prospettiva in ordine allo sviluppo del territorio”. Per quanto riguarda il Pnrr il Pd valdericino riscontra “l’assenza di una visione strategica”. I democratici chiudono con il capitolo sulle Muciare che considerano espressione diretta del “marasma politico che caratterizza l’amministrazione Stabile. La vicenda dell’allocazione in Piazza Tonnara delle Muciare si è trasformata da occasione di sviluppo in un disastro che è sotto gli occhi di tutti. Tanto che anche esponenti della maggioranza ne hanno preso le distanze proponendo di allocarle in un altro sito. Per altri versi non si può non essere preoccupati per lo stato delle casse comunali che ci fanno temere seriamente per un prossimo futuro aumento dei tributi locali”. Per il Pd serve una svolta: “Per questo motivo facciamo appello alla cittadinanza, a tutte le forze politiche ed ai movimenti civici, anche andando oltre la logica degli attuali schieramenti contrapposti, affinché si superino steccati ed incomprensioni per procedere ad una valutazione comune sulle reali preoccupanti condizioni in cui versa il nostro Comune, col preciso intento di costruire una necessaria alternativa”.

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