La candidatura alla presidenza del consiglio comunale dell’ex sindaco di Erice Giacomo Tranchida è ufficiale. Una nota delle forze di maggioranza ha confermato le indiscrezioni delle ultime ore. I dieci consiglieri della coalizione che ha sostenuto il neo sindaco Daniela Toscano voteranno Tranchieda e gli affideranno la gestione dei lavori d’aula. Confermata anche la scelta di “cedere” all’opposizione la carica di vicepresidente del consiglio. Ma qui le trattative sono ancora in corso e non c’è ancora una proposta da parte della minoranza. Nella riunione che si è svolta lo scorso 3 luglio la maggioranza ha definito anche i suoi gruppi consiliari. Quello del Pd sarà composto da Giacomo Tranchida, Pino Agliastro, Francesco Tarantino e Carmela Daidone. Faranno invece parte del gruppo “Erice che Vogliamo”, Simona Mannina, Luigi De Vincenzi e Paolo Genco. Il gruppo “Cives-Cittadini per Erice” potrà contare su Angelo Catalano, Vincenzo Di Marco e Peppe Spagnolo. Giochi fatti anche nella minoranza. Sarà costituito il gruppo del Psi con Luigi Nacci, Giuseppe Vassallo e Nicola Augugliaro. Mentre nel “misto” andrebbero i due consiglieri grillini Salvatore Strongone ed Alessandro Barracco ed il neo forzista Alessandro Manuguerra. Le trattative tra il rappresentante di “Nati Liberi” ed il partito berlusconiano sarebbero già chiuse positivamente. L’amministrazione Toscano ha già preso di mira la Regione, sia per l’emergenza incendi che per le vicende legate all’approvvigionamento idrico ed al confronto con l’Eas. Anche la giunta Toscano, come quella precedente, intende rispondere in punta di diritto e con denunce alle inadempienze regionali. L’amministrazione si avvia ad una serie di azioni legali per ottenere un ristoro dalla Regione dopo l’incendio che ha distrutto la Montagna di Erice e per opporsi alla legge regionale che non garantisce i creditori, come il Comune di Erice, delle partecipate della Regione, come l’Eas.