PRIMO MAGGIO, CGIL, CISL E UIL: “LAVORO, INFRASTRUTTURE E SICUREZZA PER FAR RIPARTIRE IL TERRITORIO TRAPANESE”

1 Maggio 2021

Più che un messaggio per la Festa del Primo Maggio, quello del sindacato trapanese, è l’ennesimo allarme con l’ennesima richiesta di un intervento urgente. “Il disagio sociale – scrivono in una nota i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil Filippo Cutrona, Leonardo La Piana ed Eugenio Tumbarello – sta crescendo, aumentano le disuguaglianze e chi era in difficoltà prima della pandemia, adesso si trova in una condizione di povertà assoluta, è il momento di varare misure forti per dare la scossa al territorio”. Lo slogan nazionale per la Festa non ammette dubbi: “L’Italia si Cura con il Lavoro”. Il sindacato non si limita alla denuncia di una condizione sempre più grave e mette in campo la sua proposta strategica: “Politiche attive del lavoro dunque, ma anche infrastrutture con l’uso dei fondi del Recovery per colmare i gap che da sempre affliggono la nostra provincia; la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze; la proroga del blocco dei licenziamenti; il varo di strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori e aziende che non ce la fanno più, per scongiurare il rischio di disoccupazione e chiusura di attività, sono fra le priorità”. I tre segretari affiancano le misure economiche a quelle anti-Covid: “Non bisogna mai dimenticare che la ripartenza è possibile solo se si incentiva la campagna vaccinale per contrastare la diffusione del virus e si potenzia la sanità che non riesce più a dare le giuste risposte sia in termini di gestione del Covid sia per tutte le altre patologie e malattie gravi”. La nota del sindacato fa anche riferimento al rischio criminalità organizzata: “In questo momento così delicato, bisogna tenere più alta l’attenzione contro le infiltrazioni mafiose, questo è il momento in cui lo Stato deve far sentire ancora di più la sua presenza, soprattutto laddove sono in arrivo fondi e relativi appalti affinché nessun interesse criminale possa trovare spazio”. L’appello di Cutrona, La Piana e Tumbarello ha anche un capitolo dedicato alla politica: “Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e le linee guida di utilizzo dei fondi Recovery devono prevedere tutte quelle che sono le opere strategiche per i nostri territori affinché si avvii un serio ammodernamento e si possano creare sviluppo e occupazione. Serve dunque ripartire dal riequilibrio delle diseguaglianze sociali proprio nel Mezzogiorno, da nuovi investimenti sui temi della salute e sicurezza e da una riforma fiscale che contrasti l’evasione e riduca il carico sulle famiglie”. Ed ancora: “I Comuni devono essere pronti a gestire i fondi del Recovery in arrivo procedendo in tempi rapidi con i progetti esecutivi e gli appalti e per farlo servono le figure tecniche adeguate”.  La nota dà alcuni dati che fotografano la condizione di crisi del territorio: “Nel trapanese, secondo gli ultimi dati Istat, il tasso di disoccupazione è del 17,3 per cento, sale al 32,1 per i giovani fra i 25 e i 35 anni e oltre il 10 per le fasce di età dai 35 in poi.  Il 19 per cento del dato generale riguarda le donne, il tasso per gli uomini è del 16,4”. Ma si tratta di dati che i tre segretari prendono con le pinze: “Temiamo che siano ancora dati molto relativi perché se la proroga del blocco dei licenziamenti non verrà approvata insieme a politiche attive del lavoro, i numeri dei senza occupazione potrebbero crescere parecchio nel corso del 2021. Gli effetti nefasti della crisi non sono ancora del tutto visibili, molte attività stenteranno a ripartire, bisogna aiutarle con gli adeguati sostegni per scongiurarne il fallimento”.

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