TRAPANI, SAVONA PRESENTA UNA MEMORIA ALLA COMMISSIONE ELETTORALE

Cinque pagine. E’ la memoria che il candidato sindaco di Trapani Pietro Savona ha presentato alla commissione elettorale ed all’assessorato regionale Autonomie Locali- Ufficio elettorale. Per l’esponente del Pd bisogna fare chiarezza tra le norme che regolano il ballottaggio e la competizione elettorale. Savona, in punta di diritto, prova a farsi strada tra articoli e commi per dire, nella sostanza, due cose. La prima è che “il legislatore, in materia elettorale, non prevede alcun quorum per il ballottaggio. Di conseguenza la legge n.9 del 1992 va interpretata. Per Savona, dunque, non è necessario il doppio quorum: maggioranza assoluto degli iscritti alle liste elettorali e 25% di voti sempre degli iscritti alle liste elettorali. Il ballottaggio si svolge senza quorum e dunque anche il ballottaggio “anonimo” non dovrebbe avere la necessità di un quorum. Ma c’è di più. Savona fa riferimento alla legge nazionale che regola la fattispecie della rinuncia di uno dei due candidati al ballottaggio. Scatta automaticamente lo “scorrimento” ed il secondo turno diventa appannaggio del terzo piazzato nella competizione elettorale. “Si consentirebbe – si legge nelle memoria di Savona – ad un singolo soggetto di alterare, a suo piacimento, ed insindacabile convincimento, la competizione elettorale”. Savona è chiaro nella sua richiesta: “Si invita sin d’ora di convalidare l’esito del secondo turno e di proclamare eletto all’esito del secondo turno elettorale lo scrivente candidato, ovvero ed in subordine di indire il turno di ballottaggio con il candidato giunto terzo al primo turno, ovvero in caso di sua rinunzia con i seguenti in ordine di voti”. Il candidato sindaco del Pd chiede poi alla commissione “su tutto quanto rassegnato, in caso di dubbi interpretativi e\o applicativi si invita in via di urgenzale al fine di tutelare il buo andamento delle operazioni
elettorali alla richiesta di nota interpretativa all’Assessorato Regionale Enti Locali”.