TRAPANI, FAZIO REPLICA ALLE ACCUSE DEI SUOI AVVERSARI: “FALSA INDIGNAZIONE ALIMENTATA NEGLI AMBIENTI POLITICI”

17 Giugno 2017

Mimmo Fazio prova a rispondere al fuoco di fila che lo sta colpendo da ore sui social con una nota stampa che prova a fare chiarezza sulle sue scelte. “Savona – scrive l’ex sindaco ed ex deputato regionale – può presentarsi ai trapanesi che, se lo vorranno, lo potranno eleggere, ma non certo con la mia complicità o, ancora peggio, come qualcuno sostiene, con il mio sostegno sotterraneo”. Fazio dà la sua interpretazione dei fatti sui punti di maggiore conflitto e polemica. Sulla decisione di non completare la giunta ritiene che vi sia una”falsa indignazione alimentata negli ambienti politici ed in special modo dalle parti di Savona”. Per Fazio “La nomina degli assessori è l’atto più politico per eccellenza. Avrei dovuto quindi, forse per accontentare qualcuno, compiere un atto politico in totale contrasto con quanto avevo preannunziato, comunicato e pubblicizzato in conferenza stampa? E cioè il mio totale disimpegno dalle elezioni. Avrei, per far contento qualcuno, financo dovuto commettere un <<falso>>, fittiziamente nominando gli assessori?”. L’ex sindaco si difende enunciando una sorta di teoria dei due “forni”. Il primo “forno” è quello che riguarda la sua mancata rinuncia al ballottaggio: “Non mi pare che io impedisca l’elezione di chicchessia, anche perché la legge prevede espressamente il caso in cui uno dei candidati è escluso dal ballottaggio. Non riesco a comprendere e mi risulta veramente difficile capire la strumentalizzazione di queste ore, laddove se avessi fatto la rinuncia prima e avessi consentito il subentro di D’Ali mi sarebbe stato detto che ero d’accordo con lui, che non era vero che avevamo litigato e anzi che avremmo voluto impadronirci della città e quant’altro”. Da qui l’altro “forno”: “Superata questa ipotetica circostanza oggi, mi si accusa addirittura di non aver dato la possibilità a una elezione democratica. Come se la democrazia fosse la competizione tra due candidati e non una competizione regolare e non condizionata da fattori esterni che ne determinano gli effetti, come accaduto nella realtà dei fatti e non certo per mia volontà”. Fazio è d’accordo con chi chiede l’elezione di un sindaco per la città di Trapani: “Un sindaco autorevole, legittimato e non condizionato. Una figura di questo genere può emergere solo da un procedimento elettorale immune da vizi o condizionamenti”. Infine, l’ex sindaco si scaglia contro una parte della politica trapanese e la chiama in causa: “Ancora una volta i meschini, gli speculatori, i lecchini, e i politicanti da strapazzo utilizzano questa vicenda per buttare fango, dimenticandosi che hanno mantenuto in carica per ben tre anni il sindaco Damiano che è peggio di qualsiasi commissario. Ritengo pertanto del tutto immotivata la paura delle conseguenze per un commissariamento, atteso che il consiglio comunale sarà in carica e che il commissario sostituirà per l’ordinaria e straordinaria attività esclusivamente il sindaco e la giunta per il tempo strettamente necessario, così come prevede la legge, perché sia possibile andare a nuove elezioni nella prima tornata utile”.

 

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