ALCAMO, TURANO: “DOPPIEZZA GRILLINA. IL PRESIDENTE MANCUSO RIFLETTA SUL SUO RUOLO”

30 Marzo 2017

Il confronto in aula è stato durissimo ed ha lasciato il segno. Il piano TARI è stato approvato con i voti della maggioranza grillina e con il no secco dell’opposizione. Ma il dibattito consiliare più che la delibera ad avere innescato una polemica che sta assumendo una valenza regionale e nazionale. E’ infatti rimbalzato sulla stampa l’intervento della capogruppo a Cinquestelle Laura Barone. L’esponente pentastellata ha attaccato duramente la minoranza affermando che i grillini erano stati più che generosi a concedere spazi politici e di dibattito che l’opposizione aveva usato soltanto per criticare. Intervento che non è passato sotto silenzio e che ha messo in imbarazzo anche lo stesso fronte grillino. Il presidente del consiglio comunale Baldo Mancuso ha infatti parlato di stanchezza e d’inesperienza. Ma non è riuscito a cavarsela con così poco perchè la sua linea mimalista non ha convinto. La conferma arriva da una nota dell’onorevole Mimmo Turano:  “Eravamo abituati e ci siamo confrontati con ben altra doppiezza. Quella comunista aveva una sua dimensione culturale e politica. Non si può certo dire la stessa cosa di quest’altra di marca grillina. Ed è ancora più grave ed allarmante che venga utilizzata dietro il comodo paravento delle istituzioni, nel caso di Alcamo, di quella consiliare. Alle deliranti dichiarazioni del capogruppo grillino Laura Barone, che puntavano a zittire l’opposizione sulle nuove tariffe TARI 2017, il presidente del consiglio, anche lui grillino, Baldo Mancuso, ha fatto seguire un semplice, <<grazie>>, a conclusione dell’intervento. Salvo poi, dopo che le affermazioni della Barone hanno assunto un rilievo regionale e forse anche nazionale, <<scaricarla>> con il tentativo di ridurre tutto ad un problema di stanchezza e d’inesperienza”. Turano non molla la presa: “Il presidente Mancuso ha avuto la possibilità di stigmatizzare le parole del suo capogruppo e non l’ha fatto. Ha avuto la possibilità di gestire i lavori d’aula con maggiore equilibrio e non l’ha fatto. E’ una doppiezza politica e morale inaccettabile che dovrebbe portarlo ad una riflessione profonda sul suo ruolo in aula e sulle necessarie condizioni di rispetto istituzionale che la carica gli impone”. Il Pd è andato giù duro e la richiesta di dimissioni da capogruppo della Barone è ormai oggetto di confronto politico ad Alcamo. La frase incriminata: “Potremmo evitare di darvi la parola”.

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