TRAPANI, FAZIO: “SONO CANDIDABILE E MI CANDIDO E FACCIO CHIAREZZA SU PD E TRANCHIDA”

20 Febbraio 2017

In punta di diritto ed anche in punta di politica. L’esordio, nell’incontro informala di stamattina con la stampa, nella sede della segreteria politica ed di Uniti per il Futuro è tranciante: “La vicenda della incompatibilità non m’impedisce di candidarmi a sindaco ed è quello che farò”. L’ex sindaco vuole arrivare al voto di primavera anche con un riconoscimento delle sue ragioni giuridiche ed ha infatti presentato un ricorso al Tar di Palermo – la richiesta di sospensiva dovrebbe essere presa in considerazione il prossimo 9 marzo – ed un altro al giudice ordinario. Si tratta di un procedimento urgente ed è già stato affidato al giudice Stocco. “Ma è una questione – ha aggiunto Fazio –  che riguarda anche la Procura della Repubblica perché è in gioco un diritto soggettivo e la presenza della Procura è obbligatoria”. Il ricorso al Tar punta su tre vertenze. La prima riguarda la scelta del consiglio di dichiararlo incompatibile e poi decaduto dalla carica con il voto segreto. “L’hanno fatto – ha rimarcato – per evitare di essere chiamati in giudizio per un comportamento illegittimo”. Il ricorso si poggia poi sul difetto d’istruttoria e sul difetto di motivazione. “Hanno ignorato i pareri sugli atti – ha aggiunto – e le mie memorie non sono neanche state prese in considerazione”. Fazio ha anche fatto l’esempio della fidejussione: “Nessuno ha detto che era insufficiente. Veramente, nessuno ha detto nulla”. Tra un ricorso e l’altro l’onorevole mette pure due paletti politici. Uno è riferito al Pd. Ce l’ha con il segretario Francesco Brillante che l’ha definito un pregiudicato: “Orgoglioso di esserlo perché, come c’è scritto nella sentenza, ho difeso la mia città. Non lo dico io mai lo dicono i giudici”. Secondo atto Pd: “Che sia chiaro. Io non ho mai chiesto la collaborazione del Pd. Chi dice questo deve avere il coraggio di portare una sola prova a sostegno di questa tesi”. Ed è sempre in tema Pd che Fazio fa chiarezza sulla sua presunta alleanza con Giacomo Tranchida: “Non ho alcun accordo sottobanco o quant’altro. Ricordo che da sindaco di Trapani ho avuto momenti di confronto duro con il sindaco di Erice che, legittimamente, difendeva gli interessi della sua città. Su tuttte la vicenda dell’acqua, finimmo con i carabinieri di mezzo”. Fazio torna poi sulla causa d’incompatibilità perchè ritiene che i suoi avversari stiano tentando di mestare nel torbido per indebolirlo: “Una causa d’inc0mpatibilità non si trasforma in una causa d’ineleggibilità. Sia chiaro. Le cause d’ineleggibilità e d’incandidabilità sono precise indicate dalla legge e non c’entrano nulla con il mio caso. Così come sono chiare e previste dalla legge le cause d’incompatibilità. Non c’è commissione elettorale che tenga, così come ho sentito dire, che possa essere chiamata in causa, ancor meno il Prefetto. Per essere chiari, ammesso che rimanga in piedi e non sarà così, dovrà essere il nuovo consiglio ad occuparsene”. Fazio picchia duro pure sul ricorso al giudice ordinario: non ha agito per sè e non ha abusato del suo potere – anche in questo caso rimanda alle motivazioni della sentenza – e se non ha agito per sè ma perchè sindaco, lui ed il Comune sono la stessa cosa, quindi non può esserci lite pendente. Il ricorso mette in discussione la costituzione in giudizio del Comune per “affondare” la lite pendente, con elementi di carattere tecnico-giuridico. In sintesi: la lite non è autonoma. Non ha un suo percorso diretto. E’ ipotetica e subordinata alla vera lite, quella tra Fazio e l’ex presidente dell’ATM Vito Dolce che ha chiesto un risarcimento danni di 200 mila euro, dopo l’esito della sentenza penale. Se non c’è la prima non può dunque esserci l’altra. Al momento, la sentenza di primo grado sulla causa civile di Dolce ha portato il giudice a respingere le richieste dell’ex presidente dell’ATM che ha presentato appello. Il ricorso al giudice ordinario pone, infine, il difetto di giurisdizione. Toccherebbe alla Corte dei Conti occuparsi dell’eventuale danno erariale. Il consiglio, intanto, va avanti ed è stato convocato per il prossimo 2 marzo, con all’ordine del giorno la surroga di Fazio. Al suo posto, la prima dei non eletti della lista Uniti per il Futuro Aurora Ranno.

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