BIRGI/5, SINDACI A CONFRONTO SU CO-MARKETING E FUTURO DI BIRGI

11 Febbraio 2017

L’assemblea dei sindaci per il co-marketing ha consentito ai primi cittadini ed agli amministratori locali presenti all’incontro alla Camera di Commercio di confrontarsi sulle risorse a disposizione e sul nuovo accordo che dovrà essere definito con Ryanair per salvaguardare il flusso di passeggeri che ha finora garantito lo sviluppo dello scalo. Il sindaco di Favignana e presidente del Distretto Turistico ha fatto un po’ di conti: “Con le risorse che ci sono si può chiudere un accordo per un anno con Ryanair. Ai 4 milioni della Regione si aggiungono i 2 milioni dei Comuni e poi potremmo verificare l’utilizzo di almeno la metà dei 2 milioni e mezzo di euro che sono nelle casse del Libero Consorzio di Trapani. Ci sarebbero più di 7 milioni di euro, che potrebbero coprire il co-marketing per un anno visto che servono circa 6  milioni di euro per un milione e mezzo di euro. Il resto dei 2 milioni e mezzo di euro dell’ex Provincia potrebbe essere utilizzata per la promozione del territorio, con risorse che potrebbero essere gestite dai Comuni, come è già accaduto per una parte del ristoro nazionale per i danni causati dalla guerra in Libia nel 2011. Dico questo perché dobbiamo renderci conto che per il 2017 la Regione ha azzerato tutte le opportunità che c’erano per la promozione turistica, mi riferisco ai GAL soggetti a ricorso, ai FLAG con la graduatoria annullata ed all’azzeramento dei fondi per i Distretti Turistici”. La soluzione di un anno di contratto per il co-marketing non ha trovato il consenso del sindaco di Salemi Domenico Venuti: “Un anno di co-marketing sarebbe l’inizio della fine di un percorso. L’accordo non deve essere meno di tre anni. Serve un progetto di prospettiva. Se non ci sarà valuterò di poter fare altre cose con i soldi che finora il mio Comune ha messo a disposizione del co-marketing”. La quota annuale di Salemi è stata di 36.600 euro Iva compresa. “Ho sempre creduto e continuo a credere nell’aeroporto di Birgi – ha aggiunto Venuti – pur sapendo che i turisti arrivano nella mia città anche dall’aeroporto di Palermo, ma ritengo Birgi strategico per lo sviluppo di tutto il territorio trapanese, ma non lotto per la sopravvivenza. Il Comune di Salemi è pronto a fare la sua parte se c’è un progetto di prospettiva. Per quanto riguarda l’utilizzo dei 4  milioni della Regione è bene che il tavolo tecnico si faccia con la ragioneria della Regione. E’ però arrivato il momento di aprire il confronto anche con i privati che sono chiamati a fare la loro parte”. Per il sindaco di Erice Giacomo Tranchida “i privati possono essere coinvolti soltanto se intravedono un ritorno, altrimenti rischiamo soltanto di parlarci addosso. Lo abbiamo chiamato sistema Booking per intenderci ma è quello, non so in quali forme, che bisogna proporre a Ryanair utilizzando il suo sito. Il privato pagherebbe sapendo però che le destinazioni di Birgi sarebbero indirizzate verso chi ha deciso d’investire sul territorio e sull’aeroporto nel suo complesso”. Tranchida ha poi voluto rassicurare sul nuovo co-marketing: “Quando abbiamo iniziato non avevamo i soldi in bilancio, di conseguenza le incertezze che si registrano possono essere superate. Chi non ha previsto le somme potrà recuperare ed anche Ryanair potrebbe essere invitata ad aspettare se non c’è la disponibilità immediata perché alla fine abbiamo dimostrato di rispettare gli impegni così come è accaduto per l’accordo che sta per scadere. Un po’ di flessibilità non guasterebbe. Ed una volta che torniamo a metterci i soldi, potremmo parlare delle rotte, capire cosa stiamo comprando? Anch’io sono convinto che la soluzione migliore sia l’accordo triennale per il co-marketing”. D’accordo per un accordo triennale il sindaco di Calatafimi-Segesta Vito Sciortino. Tra le novità nel dibattito tra i sindaci la presenza e soprattutto l’impegno assunto dal sindaco di Gibellina Salvatore Sutera. Il suo Comune non ha mai firmato l’accordo di programma tra i sindaci e la Camera di Commercio che ha consentito di pagare parte del co-marketing 2014-2016. “Non sapevo – ha detto – che non c’era alcuna carta perché il Comune non aveva firmato. Sono qui per dire che ci siamo anche noi. Per il pregresso non credo che si possa fare molto ma verificherò con gli uffici. Per il nuovo co-marketing siamo disponibili a trovare risorse e soluzioni”.

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