ODDO PASSA ALL’OPPOSIZIONE: “PD IN STATO CONFUSIONALE”

11 Gennaio 2017

L’onorevole Nino Oddo è passato all’opposizione. Di chi? del Pd, il partito alleato e, almeno nella forma, più che nella sostanza, federato con il Psi. Il parlamentare regionale socialista ha scelto la via dei social per lanciare due bordate nei confronti dello stato maggiore Dem. La prima aveva nel mirino la nuova rete ospedaliera. E’ stato quasi un atto dovuto quello di Oddo perchè a Mazara del Vallo è scoppiata la “rivoluzione” ed a capeggiarla c’è un consigliere socialista. Quel Francesco Foggia che ce l’ha con l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, tanto da accusarlo di “scippo” politico per avere promosso l’ospedale di Marsala a DEA di primo livello come il “Sant’Antonio Abate” di Trapani e di avere relegato il nuovo “Abele Ajello”, costato 40 milioni di euro a struttura sanitaria di base, poco più di un pronto soccorso, per dirla alla Foggia. Le critiche dell’esponente socialista hanno fatto presa a Mazara. Non a caso l’assessore ed il manager dell’ASP di Trapani Fabrizio De Nicola hanno dovuto prendere posizione, ed anche congiunta, per smentire la tesi dello “scippo”. Chiara la posizione dei due: la rete ospedaliera trapanese è stata salvaguardata e potenziata, l’ospedale di Mazara non è stato penalizzato, al contrario valorizzato. E giù con dati e quant’altro per dimostrarlo. Oddo ha seguito il dibattito a distanza ed ha deciso di scrivere un post sulla sua pagina Facebook: “La telenovela della riforma della rete ospedaliera siciliana è giunta ad una nuova, ennesima puntata. Dalla stampa e dalle dichiarazioni di alcuni addetti ai lavori emergono indiscrezioni sull’ultima versione, dopo 3 o 4 finite miseramente bocciate dal Ministero. Allo stato in commissione Sanità all’Ars, luogo deputato all’esame del merito, non è pervenuto alcun testo. E ricordo che l’ultima edizione della rete ospedaliera, varata in estate, non pervenne mai all’Ars. Ritirata a furor di popolo dopo le contestazioni provenienti in quel caso pure dai vescovi. Questa storia mi ricorda la tela di Penelope…”. Annuncio diplomatico di bocciatura? Nei prossimi giorni se ne saprà di più. Di certo, Oddo non ha fatto salti di gioia rispetto al nuovo assetto della sanità trapanese. Ha deciso, sempre via post, di dire la sua anche sulle primarie del Pd ericino che ieri mattina ha presentato i suoi tre candidati: Daniela Toscano, Laura Montanti e Franco Todaro. Il Psi s’aspettava molto e di più dai Dem su Erice. Era pronto anche a fare qualche sacrificio politico pur di raggiungere un’intesa con i democratici. Intesa che gli avrebbe consentito di vincere una battaglia ingaggiata da anni, quella contro il sindaco uscente Giacomo Tranchida. Se il Pd avesse trovato un accordo con i socialisti sarebbe saltato il veto del primo cittadino. Ed invece la chiusura nei confronti dei socialisti è la linea che i Dem stanno seguendo con sempre maggiore determinazione. Ed ecco che le notizie di stampa sullo scontro a distanza tra il vicesindaco Daniela Toscano e la candidata a sindaco di Nati Liberi Cettina Montalto portano Oddo ad una dura riflessione che estende anche alle altre scelte dei democratici: “Assistiamo attoniti al degrado morale cui stanno scadendo le primarie del Pd ericino, che peraltro si aggiungono al misero fallimento di quelle indette a Trapani. I socialisti hanno assunto un atteggiamento di grande compostezza, limitandosi agli auguri ai partecipanti e non interferendo nelle vicende in casa d’altri. Ma ovviamente non possiamo esimerci da una valutazione di ordine politico più generale. Il Partito Democratico, in provincia di Trapani, è in stato confusionale. Allo spettacolo poco edificante di Trapani ed Erice, rischia a giorni di aggiungersi Castelvetrano, dove le famigerate primarie rischiano di rivelarsi anche lì un flop. Non ne siamo felici. Il centrosinistra, allo stato delle cose, rischia di presentarsi alle Amministrative di primavera nelle peggiori condizioni possibili”.

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