CALATAFIMI, POCHI GIORNI PER UN ACCORDO SUL BILANCIO 2016. ULTIMO APPELLO DEL PSI

3 Gennaio 2017

La crisi è nata nel 2016 ma è sicuramente la prima del nuovo anno nell’agenda della politica trapanese. Il Comune di Calatafimi-Segesta è ancora senza bilancio di previsione 2016. Si è addirittura fermato al piano triennale delle opere pubbliche, bocciato per ben due volte dal consiglio comunale. A Calatafimi si vota con il maggioritario. Il sindaco Vito Sciortino è stato eletto con una maggioranza di 10 consiglieri su 15, ma durante la sua attività amministrativa ha perso un pezzo della sua coalizione. I consiglieri Vincenza Vanella, Massimo Accardo e Dario Ardito hanno deciso di costituire un gruppo autonomo, quello del Psi, e di passare all’opposizione. “Non hanno mai avuto voce in capitolo”, ha scritto il segretario provinciale dei socialisti Vita Barbera. Il piano triennale è stato bocciato con 8 voti contro e 7 a favore. Nelle due sedute dedicate all’atto deliberativo i voti dei consiglieri del Psi si sono aggiunti a quelli della minoranza uscita dal voto, che fa riferimento al gruppo “Calatafimi scegli col Cuore”. Ne fanno parte, Donatella Anselmo, Francesca Coretti, Paolo Autuori, Marco Mancuso ed Ivana Maiorana. La Regione ha intanto fatto la sua parte commissariando il Comune per l’approvazione degli strumenti finanziari. La nomina di Daniela Leonelli è scattata già per il conto consuntivo del 2015. Le sedute consiliari del 5 e 12 dicembre hanno confermato e consacrato la crisi e non soltanto con la doppia bocciatura del piano triennale delle opere pubbliche. Il segretario del Pd Barbera ha criticato le chiusure del sindaco. “Il Psi – ha sottolineato – aveva dato la propria disponibilità al sindaco manifestando apertura al dialogo con l’amministrazione, al fine di contribuire a determinare le scelte politiche del Comune interessato, sancendo un accordo che coinvolgeva anche la rappresentanza provinciale e regionale”. Ma, secondo il segretario Psi, Sciortino ha cambiato idea e la rottura si presenta senza soluzioni. “Un uomo solo al comando – ha stigmatizzato la dirigenza socialista – non è figlio di partecipazione e democrazia”. Senza bilancio il consiglio si avvia allo scioglimento. Il Comune è già commissariato ed alla dirigente regionale Daniela Leonelli basterà seguire le procedure previste dalla legge per “mandare a casa” l’aula. Rimarrebbero invece sindaco e giunta, con un commissario straordinario a svolgere le funzioni del consiglio. Il conto alla rovescia è già cominciato ed il consiglio avrà ancora pochi giorni di tempo per invertire la rotta. Il segretario del Pd Vita Barbera prova tuttavia a tenere aperta la porta del dialogo con il primo cittadino con quello che si presenta come l’ultimo appello prima della fase di non ritorno: “Con la speranza che il 2017 porti ad una visione inclusiva di tutte le forze politiche presenti nel Comune di Calatafimi al fine di superare il difficile momento politico che si è creato negli ultimi giorni, auguro al sindaco di trovare il giusto dialogo con i consiglieri di maggioranza e non, rappresentanti tutte le istanze dei cittadini”.

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