Più che una partita è stata un incubo. Davvero un brutto Provinciale, o meglio, una curva troppo delusa e astiosa nei confronti dei granata. Ha tifato contro per tutta la gara con cori durissimi che non hanno certo facilitato il compito di un Trapani che ha ormai toccato il fondo non soltanto della classifica ma delle sue risorse mentali. I granata non ci stanno, prima di tutto con la testa, e poi con le gambe ed il gioco. Una disamina della gara serena deve anche registrare che il Carpi ha vinto senza avere mai tirato in porta, con la sola eccezione del rigore messo a segno da Catellani al 37′. Un rigore nato da un intervento di Pagliarulo su Di Gaudio. Ma è l’azione che ha portato al penalty a dire cos’è in questo momento il Trapani. Di Gaudio ha guadagnato palla nella sua trequarti. S’è fatto trenta metri in accelerazione senza che nessuno pensasse di fermarlo, anche con le cattive. Ha avuto la possibilità di entrare in area e di farsi mettere giù da Pagliarulo con intervento ingenuo. Fino a quel momento il Carpi non aveva mai visto la porta. Il Trapani, pur con una manovra troppo lenta, con una squadra sempre uguale a se stessa, che non riesce a fare il cambio di passo era comunque riuscita a farsi pericolosa. Al 7′ girata di De Cenco su lancio di Scozzarella ma palla fuori, al 14′ punizione dal limite di Scozzarella che viene deviata in angolo dal portiere Colombi, al 12′ colpo di testa di Pagliarulo su cross di Coronado ma il capitano non riesce a far girare la palla che si spegne sul fondo. Al 13′ il gol mancato di Coronado. La palla gira nell’area di rigore del Carpi e finisce sulla testa del fantasista brasiliano che si tuffa libero da marcatura ma spedisce la palla fuori. Al 19′ un cross di Rizzato attraversa tutta l’area di rigore con la difesa del Carpi non impeccabile ma non c’è nessun granata pronto a deviare la palla in rete, al 30′ un colpo di testa di Casasola su cross di Scozzarella finisce fuori di poco, Dopo il rigore di Catellani, un tiro da dimenticare di Coronado al 39′ ed allo scadere del primo tempo un sinistro secco di Barillà lambisce il palo alla destra di Colombi, quasi un rigore in movimento che il centrocampista granata avrebbe potuto sfruttare il meglio. Tutto questo è accaduto mentre la curva ha gridato tutta la sua rabbia contro la squadra. Prima della gara contro l’ex direttore sportivo Daniele Faggiano, contro Scozzarella e Barillà durante la lettura delle formazioni. Un coro su tutti: “Se scendiamo in serie C vi facciamo un c… così”. Subito dopo il rigore anche cori inneggianti a Serse Cosmi. E’ stato mostrato pure uno striscione: “Serse Cosmi, uno di noi”. Tribuna e gradinata hanno prima seguito in silenzio poi, di fronte al crescendo della curva hanno mostrato il loro disappunto che si è poi trasformato anche in timida protesta. Squadra sicuramente spenta, ma dall’altra parte il Carpi non ha mai visto la porta nè nel primo che nel secondo tempo. Nel primo soltanto una punizione insidiosa ma fuori dallo specchio della porta di Catellani al 1′ ed un sinistro di Lasagna, anche questo andato fuori dopo un pasticcio tra Fazio e Scozzarella. Nel secondo tempo il Trapani si spegne lentamente, il Carpi fa quello che ha fatto nel primo tempo, controlla la gara e prova a sfondare sulla fascia sinistra con un imprendibile Di Gaudio, che manda quasi sempre in crisi i granata. Il secondo tempo comincia con il Carpi che cambia il portiere Belec al posto di Colombi infortunato, mentre mister Recchi – che ha sostituito l’esonerato Cosmi – che prova a vivacizzare il gioco sulla fascia destra mettendo dentro Balasa al posto di Fazio. Ma la musica non cambia. Neanche i cori della curva che ha beccato duramente Scozzarella che ha risposto con un applauso ironico e Citro che non era neanche tra i convocati. Il Carpi si fa pericoloso con Crimi al 3′ che si mangia un gol fatto davanti alla porta tirando alto. Al 5′ ci prova Ferretti con una girata di sinistro che si spegne tra le braccia del portiere del Carpi. E’ uno dei pochi palloni giocati dall’attaccante granata assolutamente avulso dalla manovra e senza carica agonistica. Al 12′ un colpo di testa di Balasa che finisce sopra la traversa. L’unico tiro pericoloso del Trapani è quello di Coronado che al 18′ prova a sorprendere Belec che si distende bene alla sua sinistra e manda in angolo. Soltanto al 49′ il Carpi tira in porta con Lasagna ma Guerrieri è attento e para. Il Trapani è una squadra da ricostruire. Al Provinciale c’era il nuovo tecnico granata, mister Alessandro Calori. Avrà tanto da lavorare. La squadra è a pezzi psicologicamente ed anche nel gioco perché nessuno punta più l’uomo ed i granata si esibiscono in un palleggio estenuante e soprattutto sterile ed improduttivo. Nessuno gioca senza palla e nessuno aggredisce gli spazi vuoti. I calci piazzati non vengono mai sfruttati a dovere. Dovrà lavorare gomito a gomito con il nuovo direttore sportivo Fabrizio Salvatori. Sono loro due il nuovo corso granata voluto dalla società dopo l’esonero di Serse Cosmi e di Pasquale Sensibile. L’unica certezza per i granata deve essere che ci sono ancora in palio i punti per una salvezza serena. E’ da questo che bisogna partire per ricostruire un progetto sportivo che così può perdersi nel nulla. Come tutti i grandi amori, quando scatta la delusione e ci si sente traditi la rabbia ed il rancore hanno il sopravvento su tutto. Ma non è la curva vista e sentita stasera al Provinciale che può essere d’aiuto ad una squadra in difficoltà. Anzi, così può soltanto complicare le cose. Anche la curva è chiaramente disorientata, soffre per l’ultimo posto in classifica e teme la retrocessione. Da qui la reazione rabbiosa che si sintetizza in un corto circuito con tanto di slogan. Non si può nello stesso tempo inneggiare a Serse Cosmi e nello stesso tempo fare la stessa cosa con il presidente Vittorio Morace. Cosmi inneggiato ora che non c’è ma in qualche modo messo in discussione quando c’era. Il presidente Morace c’è sempre stato invece. E se come grida la curva “meritiamo di più”, pure il presidente Morace, merita di più.
Il tabellino
TRAPANI: Guerrieri, Casasola (40’st Nizzetto), Pagliarulo, Figliomeni, Fazio (1’st Balasa), Coronado, Scozzarella, Barillà, Rizzato, Ferretti (10’st Petkovic), De Cenco. A disposizione: Farelli, Legittimo, Visconti, Ciaramitaro, Canotto, Colombatto. All. Valeriano Recchi
CARPI: Colombi (1’st Belec), Letizia, Sabbione, Struna (23’st Bianco), Catellani (14’st Poli), Di Gaudio, Lasagna, Crimi, Lollo, Romagnoli, Mbaye. A disposizione: Comi, Bifulco, Blanchard, De Marchi. All. Fabrizio Castori
Arbitro: Riccardo Pinzani di Empoli
Assistenti: Antonino Santoro di Catania e Michele Grossi di Frosinone
Quarto uomo: Francesco Guccini di Albano Laziale
Rete: Catellani (r) 38’,
Note: Ammoniti Scozzarella, Pagliarulo, Rizzato, Balasa nel Trapani – Mbaye, Struna, Crimi nel Carpi; Recuperi: 0’pt-4’st; Corner: 4-1; Spettatori: 4.921
Le pagelle granata
Guerrieri 6: meriterebbe un “senza voto” perché è stato inoperoso fino al 48′ del secondo tempo quando ha fermato un sinistro di Lasagna. Non è certo sicuro tra i pali e si avventura in una uscita che fa arrabbiare il Provinciale. Sul rigore intuisce la traiettoria della palla ma il tiro era troppo angolato per poterlo raggiungere
Casasola 5,5; corre fin che non viene sostituito da Nizzetto. Prova a spingersi in avanti. Sulla sua fascia c’è un cliente scomodo come Di Gaudio che fa il bello e cattivo tempo palla al piede. Il difensore granata prova anche a fare male con un colpo di testa che avrebbe meritato più fortuna
Pagliarulo 5: non è la sua giornata migliore. Avrebbe potuto accompagnare Di Gaudio sull’esterno della fascia destra ed invece interviene e lo stende causando il calcio di rigore che punisce i granata. Si fa anticipare più di una volta da Lasagna e non è per nulla sereno al centro della difesa
Figliomeni 5: prova incolore del centrale granata che è il terzo di difesa. Qualche appoggio approssimativo, ma non sembra avere la gamba necessaria per affrontare avversari come quelli del Carpi che hanno corso per tutta la gara come forsennati. Avrebbe la necessità di compensare con il senso della posizione in campo ma non ci riesce
Fazio 5: è in una involuzione progressiva. E’ lontanissimo dal Fazio che ha conosciuto il Trapani. Molle sulle gambe, lento nel disimpegno, non riesce a far ripartire la squadra quando la palla arriva sulla sua fascia di competenza. Mister Recchi gli fa giocare soltanto un tempo
Coronado 6: è l’ombra del miglior Coronado ma è l’unico granata che si assume la responsabilità di saltare l’uomo e di provarci anche da posizioni difficili. Sulla sua testa la palla che avrebbe potuto cambiare il volto della partita. Il Trapani sarebbe potuto passare in vantaggio ma ha colpito male e la palla è andata sopra la traversa. Nel secondo tempo il suo è l’unico tiro granata degno di questo nome
Scozzarella 6,5: un mezzo punto in più di solidarietà per un calciatore che è stato beccato dalla curva per quasi tutto il secondo tempo. Ha sbagliato a reagire con un applauso ironico ma è comprensibile. Nel primo tempo ha lanciato De Cenco verso la porta. Una sua punizione stava per piegare le mani di Colombi. Contestazione eccessiva ed oltre il limite
Barillà 6: sufficienza di stima perché si è dannato l’anima in campo, ma non è mai stato decisivo. Ha avuto sul suo sinistro, una volta fatato, la palla dell’1-1 ma ha tirato fuori anche se di poco. Ha cercato di tenere a galla il centrocampo granata provando a palleggiare ed anche inserendosi da dietro, ma senza successo
Rizzato 6: tocca un numero impressionante di palloni perchè il Trapani ha qualche idea soltanto quando gioca sulla fascia sinistra e li c’è sempre lui, con la sua generosità e la sua corsa. Sui cross potrebbe fare meglio
Ferretti 4: dispiace consegnargli una insufficienza così grave, ma ha vagato per il campo fino a quando è stato sostituito. Non ha mai preso una palla di testa nei contrasti con gli avversari e non l’ha mai vista quando il Trapani provava a farsi pericoloso palla al piede. Mai reattivo
De Cenco 5: prova a darsi da fare, ma soltanto una volta riesce a liberarsi per il tiro. Guadagna qualche punizione a centrocampo per fare risalire la squadra ma è davvero troppo poco per chi fa di mestiere l’attaccante
Balasa 5: entra nel secondo tempo al posto di Fazio ma non riesce ad incidere sulla gara. Un suo colpo di testa finisce alto sulla traversa ma l’esterno granata continua ad essere un oggetto misterioso
Petkovic s.v.:entra al 10′ del secondo tempo ed avrebbe la possibilità di farsi notare e di dare una mano alla sua squadra ma non ci riesce mai. Tocca pochissimi palloni e senza mai incidere. Un giocatore ormai irriconoscibile
Nizzetto s.v.: entra un po’ dopo rispetto a Petkovic e prende il posto di Casasola, ma è anche lui evanescente. Non riesce ad entrare in partita e non riesce a dare alcun contributo alla sua squadra. Pure lui è un giocatore irriconoscibile
Recchi 6: Il numero due di Serse Cosmi ha dovuto guidare la squadra nella partita più difficile della stagione. Ha messo in campo la squadra con il solito 3-5-2, ma non poteva certo entrare nella testa dei suoi giocatori. Testa che al momento è da qualche altra parte. Ha fatto il suo dovere fino in fondo. Ora tocca a mister Calori