Finale con polemica e forse con qualcosa di più. La nota dell’associazione “CO.DI.CI” fa infatti emergere il dissenso di alcuni soci che si erano rivolti al segretario Vincenzo Maltese per avere informazioni e notizie dal consiglio d’amministrazione della Bcc di Paceco che ha deciso, con il voto a larga maggioranza dei suoi soci, di cedere l’istituto di credito alla Don Rizzo di Alcamo dopo l’avvio e sopratuttto la conclusione delle procedure di liquidazione che sono state affidate a Vincenzo De Luca. I soci che avevano chiesto l’intervento dell’avvocato Maltese hanno dovuto prendere atto, prima del no del vertice della “Senatore Grammatico” di fornire le informazioni che erano state richieste e dopo la scelta di passare alla “fusione” delle due banche. La polemica è legata al via libera alla cessione alla Don Rizzo. “Diventa – scrive CO.DI.CI – di fatto una filiale della Bcc Don Rizzo che avrà così un riferimento a Paceco, ma nella sostanza i soci hanno perso ogni diritto visto che non rientrano nel progetto di cessione del ramo d’azienda. Cambia poco rispetto alla prima ipotesi di Banca Sviluppo spa”. L’associazione dà conto e spazio ai soci che hanno dissentito: “Sui numeri e sulle operazioni circolate nei mesi addietro, i soci che hanno manifestato il proprio no nella seduta di ieri, tra questi l’onorevole Mimmo Fazio, che ha motivato il suo dissenso, vogliono vederci chiaro”. Ed è da qu che dalla polemica si passa a qualcosa di più consistente: “Per come riferito dagli stessi soci, e per come letto nel bilancio 2015, ci sarebbero alcune circostanze sospette quali una svalutazione dei crediti per ben nove milioni di euro senza alcuna motivazione, che confermano implicitamente molti sospetti sulla gestione di alcune pratiche andate in sofferenza e i cui crediti sono diventati spazzatura. Sarebbe stato più corretto consegnare ai soci una relazione su tali aspetti, piuttosto che mettere una pietra tombale su queste circostanze inquietanti”. Allarme rosso anche sul bilancio 2015: “Da una lato veniva riportato il parere positivo del collegio dei revisori ma al pari lo stesso collegio invitava il Cda a verificare i crediti perché ce ne erano molti di più rispetto a quelli dichiarati come inesigibili, e da lì a poco che avviene la svalutazione di nove milioni di euro degli stessi. Una operazione non dissimile, da quella che ha consentito la cessione, senza corrispettivo, della Bcc Credito Aretuseo alla Bcc di Pachino, il tutto in danno dei soci. Insomma domande alle quali adesso, come peraltro anticipato ieri dall’onorevole Mimmo Fazio, potrebbe cercare risposte la magistratura”.
BCC PACECO, FINALE AL VETRIOLO SU UNA SVALUTAZIONE DA 9 MILIONI DI EURO”
24 Ottobre 2016
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