“Questa terra ha potenzialità immense”, ha detto più volte il premier Matteo Renzi durante la manifestazione per il Sì al referendum costituzionale che si è tenuta stamattina al Cinema Ariston. Premier contestato al suo arrivo a Trapani ed anche in sala. Ma l’ha presa a ridere: “Dobbiamo volerli bene, abbiamo una funzione sociale. Vi immaginate che vita terribile a lamentarsi soltanto “. Renzi duro con l’Europa per la politica di accoglienza: “In Europa dovrebbero imparare da Trapani, dalla Sicilia. Sento spesso aprire la bocca ma non le porte, alzano muri perché non conoscono una parola che invece qui è ben conosciuta, civilità. Qui la cultura dell’accoglienza è una realtà concreta”. Renzi vuole un’Europa diversa, che sia più aperta. Ma punta anche ad una nuova Italia che “è pronta credere in se stessa, che sia pronta a costruirsi il futuro. Qui, ad esempio, ci sono tante eccelenze, qui come diceva Wagner c’è soltanto primavera ed estate ed è una cosa che dobbiamo riuscire a sfruttare. Non è possibile che alle Baleari ci sono cinque volte i turisti che arrivano in Sicilia, ecco perché dobbiamo valorizzare tutto quello che c’è in questa terra. Non dico, capirete perché, che si fa il miglior vino d’Italia, perché in Toscana o in Piemonte se la prendono ma ci sono tante opportunità che vano sfruttate, penso, ad esempio, al mercato cinese. Dobbiamo andare in Europa uniti. Gli altri quando devono difendere le loro eccellenze lavorano duro e si fanno sentire. Noi arriviamo divisi”. “Per me – ha aggiunto Renzi – il referendum e la vittoria del Sì sono un punto di partenza, non un traguardo. Serve un Paese più dinamico e le riforme sono lo strumento per poterlo essere. Abbiamo bisogno di un Paese più agile, più snello che sia capace di credere in se stesso. Un Paese senza odio, senza intolleranza, senza mancanza di rispetto per gli altri”. Il premier è anche pronto a mettersi in discussione: “Dopo 2 anni e mezzo di governo non sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Potevamo fare di più anche se tanto è stato messo in campo, tante leggi sono state approvate. Noi vogliamo il futuro non il passato”. Nelle conclusioni del suo intervento Renzi è tornato a parlare di Trapani: “Quando sono arrivato ho letto, Trapani, città del sale e della vela. Mi ha colpito. Da scout ho ricordato quando alla partenza ti danno un po’ di sale, seguito da una frase evangelica, “voi siete il sale della terra”, non siate ma siete e voi sapete cos’è il sale. Da sapore. Poi la vela. Nella mia città, Firenze, nel simbolo c’è una tartaruga ed una vela. Vela per andare avanti ma con l’equilibrio della tartaruga. Ecco vi chiedo di essere questo, sale e vela, Viva Trapani, via l’Italia”. E giù gli applausi del Cinema Ariston.
TRAPANI, RENZI/2: “VI CHIEDO DI ESSERE SALE E VELA”. L’EUROPA, LO SVILUPPO DEL PAESE E LA SFIDA REFERENDARIA
22 Ottobre 2016
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