Si è candidato per prendere il posto di Damiano. Nell’invito che ha rivolto al primo cittadino di Trapani si può leggere ciò che avrebbe fatto se si trovasse al suo posto. Pietro Savona, candidato alle primarie del Pd per poi essere il candidato sindaco del suo partito e di chi vorrà condividerne il progetto amministrativo, avrebbe chiamato a raccolta la città promuovendo “una iniziativa sociale per l’aeroporto che veda coinvolta la politica, le istituzioni locali e regionali ma anche gli imprenditori turistici, che sono quelli maggiormente esposti al rischio di crisi dell’aeroporto ed interessati ad un suo rilancio”. Savona ritiene che sia arrivato il momento “di finirla con le inutili discussioni ed i personalismi”. Il dibattito s’è sviluppato nelle ultime ore prima e dopo l’annuncio dell’onorevole Mimmo Fazio che ha comunicato la decisione della Ryanair di sospendere le prenotazioni dei voli da e per l’aeroporto di Birgi dal 26 marzo. Savona fa riferimento al dibattito consiliare ed alle dichiarazioni del primo cittadino. Damiano ha premessso che l’eventuale abbondono della compagnia aerea sarebbe un danno per l’economia locale ma ha anche aggiunto che “nella disgrazia c’è sempre l’aeroporto di Palermo”. Presa di posizione che ha scatenato una serie di reazioni. Ed anche il candidato alle primarie Pd finisce per dire la sua: “Le dichiarazioni del sindaco di Trapani confermano una totale assenza di idee ed una chiara incapacità nella gestione della vicenda che, invece, dovrebbe vedere la città capoluogo alla testa di un’azione volta a consolidare lo scalo e, nello stesso tempo, a trattare con Ryanair la qualità dei collegamenti evitando di affidare tale importante decisione all’arbitrio ed agli interessi del vettore”. Savona è stato anticipato, nel dibattito, da una dura nota stampa di Forza Italia che se l’è presa con Damiano e Fazio per l’ennesimo scontro. I forzisti, con il loro capogruppo consiliare Peppe Guaiana, hanno rilanciato quella che ritengono possa essere l’unica soluzione per salvare l’aeroporto di Birgi. In linea con la tesi del senatore Antonio D’Alì i consiglieri berlusconiani di Palazzo D’Alì ha riproposto la privatizzazione dello scalo. Hanno ribadito il loro dissenso alla cessione delle azioni dalla Provincia alla Regione perchè l’hanno sempre considerata una svendita e ricordato che gli unici soldi veri arrivati all’aeroporto negli ultimi tempi sono quelli del ristoro per la chiusura, totale e poi parziale del “Vincenzo Florio” per l’attacco militare in Libia nel 2011 e che il merito del loro arrivo nelle casse dell’Airgest ha un solo protagonista, il senatore D’Alì. Il consiglere ruggirelliano Nicola Sveglia ha invece chiesto al presidente Peppe Bianco di convocare una seduta straordinaria da dedicare interamente all’aeroporto. “Devono venire qui – ha detto – a dirci cosa intendono fare dell’aeroporto. Una sua chiusura sarebbe una catastrofe per l’economia locale. Ci sono tanti imprenditori che hanno investito nelle strutture turistiche. Cosa dovrebbero fare se Ryanair decidesse di andare via?”.
BIRGI, SAVONA “CHIAMA” DAMIANO, FORZA ITALIA PUNTA ALLA PRIVATIZZAZIONE, SVEGLIA CHIEDE UN CONSIGLIO STRAORDINARIO
20 Ottobre 2016
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