Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha deciso di modificare il sistema rifiuti siciliano, e soprattutto, la gestione della raccolta differenziata, non con un piano ed una strategia, come dovrebbe essere, ma con ordinanze e disposizioni assessoriali. Le discariche rischiano il tracollo? Ed il presidente ha imposto, con ordinanze, la raccolta differenziata e contingentato il conferimento dei rifiuti in discarica. Il Comune di Trapani è così finito stretto in una morsa. Da un lato non ha percentuali di differenziata che possano indicare una cambiamento di rotta, dall’altro, pur avendo una discarica, quella di contrada Borranea, non può conferire tutti i rifiuti che la città produce perché i numeri decisi dalla Regione – quante tonnellate può conferire – non corrispondono all’effettiva produzione di spazzatura da portare in discarica. Prima è stato previsto il conferimento di 92,9 tonnellate al giorno, ma Trapani ne produce 110. Con un ulteriore provvedimento della Regione il conferimento autorizzato è sceso a 89,70 tonnellate al giorno. Si tratta di rifiuti indifferenziati che hanno soltanto una strada da seguire, quella della discarica. Risultato? Che la differenza tra rifiuti prodotti e quelli che possono essere conferiti in discarica è rimasta per strada. Da qui, “problemi di sicurezza d’igiene ambientale a causa degli incendi dolosi, ad opera d’ignoti, dei cassonetti di prossimità”, come si legge nell’ordinanza del sindaco Vito Damiano che è dovuto intervenire, con i margini ristretti che gli sono consentiti dalle norme, per andare in deroga alle decisioni della Regione. Deroga che Damiano ha motivato con “l’emergenza igienico-sanitaria che si è venuta a creare nel Comune di Trapani a causa dei limiti quantitativi fissati ed individuati di conferimento in discarica dal presidente della Regione con l’ordinanza dell’11 luglio e dal dirigente generlae del dipartimento rifiuti ed acque, con la disposizione attuativa del 24 settembre”, si legge ancora nell’ordinanza di Damiano. Il primo cittadino ha dovuto reagire e l’ha fatto con un provvedimento che autorizza “in deroga ai quantitativi di rifiuti autorizzati con provvedimenti regionali, che a decorrere dalle 22 del 13 ottobre e fino al 30 novembre, data presumibile di fine emergenza, i rifiuti solidi urbani indifferenziati, giacenti sul suolo pubblico in prossimità dei cassonetti stradali, vengano smaltiti presso la discarica di contrada Borranea. La Trapani Servizi, gestore del servizio pubblico, provvederà alla relativa raccolta, spazzamento e trasporto degli stessi, nonché alla sanificazione dei cassonetti e delle aree in cui sono posizionati”. L’amministrazione Damiano si sta muovendo su due versanti: l’ordinanza del sindaco punta a superare l’emergenza ed a togliere i rifiuti dalle strade, ma ci sono anche un’altra serie di atti per aumentare la raccolta differenziata. Il consiglio comunale, lo scorso 12 luglio, ha approvato il regolamento comunale per la raccolta differenziata. L’amministrazione ha invece avviato le procedure per affidare il servizio di raccolta differenziata e degli ingombranti. La “differenziata” in città passa dai centri di raccolta comunali, quello fisso sul Lungomare Dante Alighieri e due mobili che sono stati utilizzati nelle frazioni. Il consigliere del Pd Enzo Abbruscato ha affondato il colpo sul punto: “La raccolta differenziata, tra il CCR del Lungomare Dante Alighieri, è stata affidata ad una ditta esterna senza un progetto valido, bensì basando il tutto su una raccolta stradale i cui risultati posizionano Trapani tra i Comuni meno virtuosi. Aggiungo, siamo l’unico Comune che ha ancora i cassonetti stradali indifferenziati dove conferiscono, quotidianamente, rifiuti anche cittadini di Comuni limitrofi, con aumento di costi per il Comune di Trapani e per la transitività ai trapanesi”. Per l’esponente del Pd i problemi vengono da lontano e coinvolgono le amministrazioni Fazio e Damiano: “L’attuale situazione di criticità nel comparto rifiuti non è riconducibile ad un evento temporaneo, ma ha radici ben più profonde che risalgono al 2010, quando l’amministrazione comunale dell’epoca aveva l’obbligo di avviare le procedure per potenziare la differenziata in città. Aggiungo che proprio nel 2010, la Trapani Servizi diventa nostra, dei cittadini trapanesi, con l’intento di affidarle tutti i servizi di igiene ambientale, compresa la raccolta differenziata”. “Ho chiesto e chiedo ancora – ha concluso Abbruscato – un incremento della raccolta differenziata, con una speciale campagna di diffusione ed educazione per i cittadini, che potrebbe far prendere coscienza che solo il minor conferimento in discarica, e conseguenti minori costi per il percolato, può essere la strada per conciliare minori costi ed ambiente migliore”.
TRAPANI, RIFIUTI: L’ORDINANZA DEL SINDACO DAMIANO E LE ACCUSE DI ABBRUSCATO
14 Ottobre 2016
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