E’ la seconda nota pubblica nel giro di pochi giorni. Il sindaco di Trapani Vito Damiano torna a lanciare l’allarme rosso sull’aeroporto di Birgi. Punta ad un tavolo di confronto e di concertazione con la Regione, azionista di maggioranza della società di gestione dello scalo trapanese ma finora ha ricevuto soltanto silenzio ed indifferenza. Lo scorso mese di maggio il presidente dell’Airgest Franco Giudice ha comunicato ufficialmente che la società non avrebbe più garantito il suo co-marketing, 3 milioni e mezzo di euro all’anno per 3 anni. I sindaci, a ruota, chi più, chi meno, hanno evidenziato la loro difficoltà ad affrontare un nuovo triennio di co-marketing a 2 milioni di euro all’anno, anche in questo caso per 3 anni. I due contratti di co-marketing scadranno nella primavera del 2017 e Damiano è tornato a ribadire che c’è il rischio concreto che Ryanair possa andare via alla fine dell’anno per mancanza di risposte. A suo dire verrebbero vanificati anche i tentativi messi in atto sia dallo stesso primo cittadino che dal presidente dell’Airgest di convincere il Ministero dei Trasporti a “smistare” su Birgi parte dei 20 milioni di euro stanziati per la continuità territoriale, con voli per Roma, Milano e per un ampliamento delle rotte anche per Napoli e Brindisi. Damiano è durissimo: “Sono disgustato dal totale disinteresse della locale classe politica e dei vertici regionali, molto attenti e solleciti a tutelare i loro interessi personali ed elettorali, ma quanto mai distratti e insensibili a sostenere un impegno necessario e ormai indifferibile per il nostro territorio. Certo, che se taluno di questi, che nulla sta facendo per la collettività trapanese e non solo, dovesse domani dire che Ryanair è andata via dallo scalo trapanese per colpa del sindaco di Trapani, troverebbe tanti seguaci e sostenitori nel dargli bovinamente ragione, quindi, è bene che ognuno, sin d’ora, si assuma le proprie responsabilità”.
