ERICE, ODDO: “CONTINUIAMO A CHIEDERE UN CONFRONTO CON IL PD. NON QUERELO TRANCHIDA”

30 Settembre 2016

Paletti ed ancora paletti. Ma non per dividere o per alzare ancora di più la tensione nei rapporti con l’amministrazione Tranchida. Paletti per chiarire e soprattutto per lanciare l’ennesimo messaggio di dialogo al Partito Democratico. Il Psi ericino ha schierato tutto il suo stato maggiore nella segreteria dell’onorevole Nino Oddo per fare il punto sulle polemiche delle ultime ore sulla non approvazione da parte del consiglio della variante urbanistica per il Campus Universitario e per aprire il confronto sulle prossime elezioni comunali. Ad Erice si voterà nella primavera dell’anno prossimo ed è già cominciato il conto alla rovescia. L’onorevole Oddo ha chiarito che la polemica con Tranchida rimarrà, ancora una volta, nell’ambito politico: “Non ho mai querelato nessuno e non lo farò neanche stavolta anche se i toni e le parole usate da Tranchida sono inqualificabili e da rispedire al mittente, cosa che ho notato ha fatto il suo segretario Gianrosario Simonte che le ha liquidate con massimo disprezzo, sono parole sue”. L’incontro con la stampa è stato aperto dal portavoce provinciale del Psi Massimo Zaccarini: “Sia chiaro, noi non siamo mai stati contro il Campus Universitario per preconcetto. Abbiamo osservato che la Regione aveva già detto la sua con una sostanziale bocciatura e che il progetto non era utile alle esigenze del territorio. Così come è accaduto per la pista ciclabile che è utilizzata da tutti meno che da chi va in bicicletta”. Linea rafforzata da Oddo: “Non è detto che siccome si tratta di soldi pubblici è necessario realizzare per forza l’opera. Bisogna prima interrogarsi sull’utilità. Riteniamo che nel caso del Campus non ci sia. Ci forniscano l’elenco degli iscritti al Polo Universitario, vediamo se hanno la necessità di affittare un alloggio qui o se in mezz’ora o al massimo in un’ora sono già a casa. Noi non abbiamo mai staccato la spina del dialogo neanche in questo caso ma non c’è mai stata la possibilità di confrontarsi sul serio. Anche in questa occasione siamo stati criminalizzati ed offesi. E’ stato alzato un muro nei nostri confronti e sulla nostra proposta di ridurre l’indice di edificabilità. Siamo qui pure per rilanciare. C’è una progettazione di massima del professore Portoghesi, illustre urbanista. Carte che sono negli uffici tecnici dei Comuni di Trapani ed Erice da 10 anni, l’incarico fu dato in maniera congiunta. E’ un progetto di massima che intende qualificare l’area che lega i due Comuni. Sediamoci attorno ad un tavolo e ripartiamo da queste carte. Noi siamo pronti”. Zaccarini prima ed Oddo poi hanno rilanciato la proposta del tavolo politico con il Pd. Sia quello ericino che provinciale. “Non abbiamo – ha sottolineato Oddo – alcun veto da porre. Non trasformiamo le questioni personali in questioni politiche. Le elezioni sono alle porte, confrontiamoci sul programma e se necessario utilizziamo le primarie, che personalmente non sono mai piaciute, per indicare una candidatura unitaria e se le vincerà, per fare un esempio, Gianni Mauro, quanto di più lontano ci possa essere dal punto di vista politico rispetto al Psi, noi lo sosterremo con lealtà perché la candidatura sarà frutto di una condivisione. Siamo stanchi di veti strumentali. C’è chi cerca lo scontro e la bocciatura degli atti per avere poi un riscontro politico su proposte che sa bene che non hanno alcun futuro. Il nostro segretario provinciale ha chiesto un incontro ufficiale con il segretario del Pd Marco Campagna. Ci hanno detto dopo il referendum. Avremmo bisogno di un interlocutore forte. Il Pd ha tre autocandidature alle ipotetiche primarie di Trapani e due a quelle di Erice ma poi leggo sulla stampa che lo stesso Campagna non dà nulla per scontato e le primarie sono soltanto una ipotesi di lavoro. Si chiariscano le idee e consentano al centrosinistra di potersi presentare con una proposta unitaria anche a Trapani e Castelvetrano. Hanno rimandato l’incontro dopo l’esito del referendum. Comprendo, mi auguro che dopo il 4 dicembre abbiano le idee un po’ più chiare”. Il consigliere Luigi Nacci, che ha dato la sua disponibilità a candidarsi a sindaco di Erice, ha sottolineato che “in consiglio comunale siamo stati spesso noi, additati come irresponsabili, a mantenere il numero legale perché la verità è un’altra. Tranchida non ha più una maggioranza e prova a scaricare sull’opposizione il fallimento della sua azione politica”. “Se Tranchida ed i suoi – ha aggiunto il consigliere Giuseppe Vassallo – avessero davvero avuto a cuore le sorti della delibera sul Campus si sarebbero comportati in un altro modo. Avrebbero ascoltato le nostre ragioni e discusso, in sede politica, l’emendamento che avevamo proposto che riduceva l’indice di edificabilità, ma soprattutto il sindaco Tranchida e l’assessore competente Mauro avrebbero partecipato alle sedute consiliari”. Il Psi, nonostante tutto, continua a lanciare segnali di dialogo al Pd, anche se il consigliere Alberto Mazzeo è poco fiducioso sul loro esito positivo: “Condivido la scelta del partito e del gruppo consiliare ma devo fare i conti, assieme ai miei compagni di partito, con la storia di questo Comune che dice ben altro”. “Si sbaglia – ha rintuzzato il consigliere Peppe Alastra – chi pensa che la nostra azione politica abbia come obiettivo quello d’incalzare il Pd per logorarlo al suo interno, viste le profonde spaccature che emergono. Il Pd è il partito che governa insieme a noi l’Italia e la Regione e noi intendiamo costruire un percorso unitario anche in questo territorio ma devono dirci che strada intendono seguire”. Per il consigliere Santino Alastra “Tranchida ha progressivamente perso la sua forza politica ed elettorale che potrebbe portarlo a perdere la leadership all’interno della sua maggioranza. La mancanza di dialogo è sempre più evidente ed il dissenso dei suoi sta nei numeri che producono in aula”. Oddo ha concluso la conferenza stampa ribadendo la richiesta di un tavolo con i democratici, “abbiamo sottoscritto un patto federativo”, ma ha pure aggiunto che “vista la condizione attuale al Comune di Erice il Psi si sta attrezzando anche per un percorso autonomo aperto a tutti coloro che intendono condividere un nuovo programma di governo per Erice. Le nostre idee le proporremo, presto, in una conferenza programmatica. L’alleanza con il Pd rimane per noi un punto fermo ma i democratici devono battere un colpo. Dovrebbero anche fare una riflessione e tornare alla grande coalizione di liste civiche che aveva messo su Tranchida ed ai continui ultimatum che ricevevano per entrarvi a far parte. Di quella coalizione non è rimasto nulla. Buona parte è ora alleata del Psi o fa parte del nostro partito. Dovrebbe essere un dato su cui riflettere in casa Pd”.

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