Il portavoce di “Erice che Vogliamo” Gianni Mauro ha chiesto una presa di posizione sull vertenza Campus Universitario da parte dei candidati alle primarie del Pd e la sua richiesta è stata esaudita. Ha risposto Daniela Toscano, che è anche vicesindaco del Comune di Erice. L’assessore difende il suo segretario cittadino Gianrosario Simonte, finito sotto accusa e considerato ingenuo e troppo aperto e disponibile nei confronti del Psi, ma sul versante politico chiude definitivamente ad un’alleanza con i socialisti per le prossime elezioni. Un po’ quello che volevano sentirsi dire i rappresentanti del movimento tranchidiano. Toscano difende Simonte ricordando che il suo tentativo di mediazione, con l’emendamento alla variante urbanistica che avrebbe ridotto l’indice di edificabilità – condizione posta dai socialisti per votare l’atto deliberativo – era stato concordato e condiviso non soltanto dal Pd ma anche da “Erice che Vogliamo”. Il vicesindaco legittima dunque l’azione politico del vertice del suo partito e chiama in causa il movimento tranchidiano che ha cercato, in queste ore, di accentuare le sue critiche sulla inutilità della mediazione. Anche il vicesindaco Toscano conferma che c’era l’avallo dei tranchidiani per aprire le trattative con il Psi e per ottenerne i voti necessari per approvare la variante. Poi il vicesindaco, nella sua nota, attacca frontalmente l’opposizione ed in particolare i socialisti: “Mi colpisce, e colpisce certamente i cittadini tutti, che la minoranza ed in particolare il gruppo consiliare del Psi, con i suoi comunicati, appaia soddisfatto e gongolante per come ha a più riprese trattato l’intera vicenda relativa al Campus Universitario ed al Social Housing. Quanto è in gioco è strategico in termini di sviluppo, occupazione e valorizzazione del territorio per una crescita non solo economica ma più in generale del benessere dei cittadini, considerato che l’intervento verrebbe realizzato in una zona oggi luogo di abbandono e profondo degrado”. Ed ancora: “Gli interessi del territorio andrebbero difesi anche dall’opposizione: troppe volte abbiamo assistito ad un forsennato tentativo di sterile protagonismo che ha avuto il solo risultato di mortificare il territorio. Mi riferisco, ad esempio, al recupero delle periferie degradate, nel cuore di Trentapiedi-San Giuliano, in un’area confiscata alla mafia per la realizzazione di un centro Polifunzionale e il recupero di ulteriori tre palazzine, lotto 14-16-18, cioè 22 alloggi, interventi di pubblica illuminazione, per un importo di 4,17 milioni di euro. Progettualità, queste, che come quelle del Campus Universitario e del Social Housing, richiedono una maggioranza qualificata di 14 consiglieri, chiamando direttamente l’opposizione a determinarsi nell’esclusivo interesse della comunità”. La stoccata al Psi è scontata: “Non sono prevalsi all’interno del gruppo Psi né il buonsenso, né il dovere morale ed etico nei confronti della comunità. In ultimo, la bocciatura dell’atto ed i voti sfavorevoli, in particolare, del gruppo Psi rispetto all’emendamento presentato dal segretario cittadino del Pd Simonte, nella qualità di consigliere, rappresentano un chiaro atteggiamento di disconoscimento e stucchevole chiusura che non lascia spazi ulteriori di dialogo mancando un comune terreno di discussione”. Per il vicesindaco Toscano non ci sono più margini di manovra. Con il Psi il dialogo è chiuso.