ERICE, CAICO (PD): “MORATORIA PER IL PORTO DI TRAPANI, PANNICELLO CALDO”

14 Settembre 2016

Non lo cita mai ma è chiaro che il consigliere comunale del Pd di Erice Enzo Caico ce l’ha con l’onoerevole Nino Oddo. E’ stato il parlamentare regionale del Psi ad annunciare, per primo, la richiesta formale della moratoria di 3 anni per il porto di Trapani da parte della Regione. La riforma dei porti è ormai in fase operativa con l’istituzione delle Autorità di Sistema ma c’è la possibilità di bloccare tutto per 36 mesi. Gli operatori del porto cittadino, che non si fidano della riforma e che paventano il rischio di finire sotto l’egemonia di Palermo, avevano chiesto la moratoria. Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha presentato le carte per averla. Ora tocca a Roma decidere. L’ex Psi Caico bolla così la moratoria: “I classici pannicelli caldi. E’ già scritto come andrà a finire, il porto di Trapani accorpato a Palermo. Nonostante tutte le promesse e gli impegni profusi da sottosegretari ed onorevoli. Ben altro ci si poteva aspettare dalle assicurazioni  che in vari incontri e alla presenza degli operatori del porto più accreditati, avevano elargito nel tempo. Essere prossimi a Crocetta non porta benefici evidenti ai cittadini trapanesi ed ericini”. E che la vicinanza a Crocetta sia penalizzante per il territorio trapanese il consigliere dei democratici l’ha riscontrato anche nel Patto per la Sicilia firmato dal presidente della Regione e dal premier e segretario del Pd Matteo Renzi: “Le somme da finanziare sono infinitamente inferiori, non si riesce nemmeno a sapere quanto, rispetto a quelle per le infrastrutture di Gela e Tusa, paese di origine e residenza del Governatore. Il rifacimento della rete idrica di Erice ridotta a colabrodo e la realizzazione di quella di Pizzolungo e di altre porzioni di territorio ericino, ancora al giorno d’oggi, assolutamente  sprovviste di rete idrica, invece possono aspettare. Di questo il Governatore Crocetta non sarà stato informato. Un dejà vu già sperimentato”. La riforma dei porti del decreto Delrio, Ministro delle Instrutture e Trasporti del Pd, prevede l’istituzione dell’Autorità Portuale di Sistema con Palermo a fare da capofila, e con i porti di Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle. Se la moratoria avrà il via libera di Roma il porto cittadino per i prossimi 3 anni rimarrà con l’attuale gestione, Capitaneria di Porto e Genio Civile Opere Marittime.