Gino De Lio è il comandante della Polizia Municipale di Trapani ma ha pensato, e da qualche tempo, di andare via e di tornare alla sua amministrazione di appartenenza. Avrebbe preso già preso contatti. De Lio è stato finora il dirigente di punta del nuovo corso dell’amministrazione Damiano. L’ha dimostrato sul campo. Ma è stato anche un dirigente “tuttofare”. Ha sempre detto di essere e di sentirsi – ed anche in questo caso c’è il suo lavoro a testimoniarlo – “un uomo delle istituzioni”. E da uomo delle istituzioni s’è fatto carico di una sempre più lunga ed articolata serie d’incombenze che ha, in seguito, ritenuto fuori ed oltre le sue stesse funzioni dirigenziali. Ha posto la questione con un atto formale, una lettera al segretario generale Raimondo Liotta ed al sindaco Vito Damiano. Non un atto di protesta per il “superlavoro”, ma l’attenzione verso il rispetto delle leggi e delle norme. De Lio, in più di una circostanza, s’è ritrovato ad essere esecutore, controllato e controllore dei suoi stessi atti dirigenziali. Come nel caso dei cosiddetti “permessi H”. O nelle procedure per l’appalto delle strisce blu. In sintesi, ha definito un quadro sempre più ampio d’incompatibilità, di una sorta di “confltto d’interessi”. Lettera che non ha ancora avuto un riscontro. De Lio è stato, in un anno e mezzo al servizio del Comune di Trapani, uno dei protagonisti dell’azione amministrativa della giunta Damiano. Ha “riconquistato” Piazza Vittorio Emanuele, facendo a “gomitate” con gli extracomunitari. La gestione della Piazza, per tenere lontano abusivi di ogni genere, deve tuttavia fare i conti con la mancanza di personale, la Polizia Municipale è al 50% e le altre forze dell’ordine hanno altre cose da fare. De Lio ha fatto la sua parte anche nell’apertura del parcheggio multipiano di Via Trento. Realizzato da tempo ma mai messo in funzione e con la Regione che aveva messo il fiato sul collo del Comune ammonendolo a fare presto e minacciando di chiedere indietro i soldi. La “legenda” dice – ma non ci sono notizie ufficiali – che il comandante si sarebbe fatto carico anche della carta igienica e del sapone che era finito al parcheggio. De Lio ha dovuto fare i conti pure con i servizi di Protezione Civile. Settore che sarebbe in grande difficoltà e con un assetto interno per nulla utile alle necessità di un settore così importante. L’intenzione di andare via è stata dunque forte e concreta. Ma le indiscrezioni dell’ultima ora rimandano anche ad una richiesta di dimissioni che sarebbe arrivata al comandante. Nessuna smentita, nessuna conferma ma una dichiarazione quanto mai chiara del comandante: “Non accetto co-gestioni nel mio comando. E soprattutto nessuna interferenza nella gestione del personale e delle direttive che affido ai miei uomini”. La parte politica finora è rimasta in silenzio. L’assessore di riferimento di buona parte dei settori di competenza di De Lio è il vicesindaco Giuseppe Licata. Tra le sue deleghe Servizi di Polizia Municipale, Trasporti e Parcheggi pubblici e Protezione Civile. De Lio sarebbe sempre più distante dall’amministrazione Damiano ma non accetterà mai alcuna imposizione sulle sue scelte. Lui non lo dice, ma sarebbe proprio così.
TRAPANI, IL CASO DE LIO. LA LETTERA DEL COMANDANTE E LE DINAMICHE DI PALAZZO D’ALI’
1 Settembre 2016
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