I collegamenti tra causa ed effetto vanno lasciati alle interpretazioni politiche. I fatti sono segnati da date ed atti ufficiali. Il governo grillino di Alcamo, eletto con il ballottaggio dello scorso 19 giugno, ha ricevuto un ampio mandato amministrativo dalla città. I Cinquestelle hanno eletto il loro sindaco Domenico Surdi che, a sua volta, il 22 giugno ha nominato una giunta tutta M5S. Il consiglio comunale non è stato da meno. Presidenza e vicepresidenza sono andate ai grillini, rispettivamente, a Baldo Mancuso e Giovanna Melodia. I Cinquestelle si sono dunque assunti l’onore e l’onore di amministrare con la loro forza elettorale e politica, utilizzando tutte le leve del potere rappresentativo ed in forza del consenso elettorale. In consiglio, 14 seggi su 24. Il governo alcamese nell’era grillina ha già una sua data che sarà ricordata nei prossimi anni, ma sicuramente nei prossimi giorni e settimane quando l’aula tornerà a riunirsi e potrà discuterne. La data è quella del 2 agosto. Vi si affianca una delibera: “Determinazione indennità di funzione spettante al sindaco ed alla giunta comunale”.
Delibera di giunta n.263 del 2 agosto 2016
“Su specifica direttiva ricevuta dalla giunta”, si legge nell’atto deliberativo, e con il parere favorevole di regolarità tecnica (dirigente Marco Cascio) e di regolarità contabile (dirigente Sebastiano Luppino) che era tuttavia “condizionato”, perchè il responsabile dei servizi finanziari aggiungeva: “Mentre per la copertura finanziaria si rimanda al redigendo bilancio di previsione”. La delibera di giunta veniva dichiarata immediatamente esecutiva.
Pagina Facebook del sindaco Surdi
In una sorta di testacoda della storia della delibera in questione va registrata una presa di posizione del primo cittadino di Alcamo, che lo scorso 20 agosto ha annunciato la decisione di cambiare il segretario generale del Comune: “Cristoforo Ricupati non sarà più il segretario generale del Comune di Alcamo. Lo ringraziamo per il lavoro svolto in questi primi 60 giorni. Noi continueremo all’insegna della discontinuità per garantire il cambiamento per cui ci avete dato fiducia. Il nostro Comune ha bisogno di un profondo rinnovamento a partire dalla classe dirigente”. Un altro dato. Dall’insediamento di Surdi ad oggi il segretario Ricupati è stato assente – sostituito dal segretario facente funzioni Cascio – per 18 giorni.
Il caso indennità
La delibera viene approvata e dichiarata immediatamente esecutiva il 2 agosto e pubblicata 2 giorni dopo e ripubblicata il 10 agosto. La giunta che l’approva il 2 agosto è quasi al gran completo, manca soltanto l’assessore Fabio Butera. Porta il parere favorevole di regolarità tecnica del dirigente del primo settore Affari Generali Cascio che è anche segretario generale facente funzioni. Il 2 agosto è il primo dei 10 giorni d’assenza del segretario Ricupati. Le indennità di sindaco, assessori e presidente del consiglio vengono aumentate del 5%, seguendo una procedura prevista per legge: sindaco, 3.633,274 euro al lordo, vicesindaco (55%) dell’indennità del sindaco, 1.998,30 euro al lordo, assessori e presidente del consiglio (45%), 1.634,97 euro al lordo. Ricupati, nel frattempo, dopo l’assenza dal 2 al 9 agosto, torna al suo ufficio. Il 12 agosto scrive ai dirigenti Luppino e Cascio, al sindaco Surdi, al collegio dei revisori dei conti, al presidente del consiglio Mancuso e per conoscenza manda la sua nota anche alla Corte dei Conti. Per il segretario Ricupati non ci sono dubbi, il parere di regolarità contabile “non risponde ai requisiti di legge”. Ed aggiunge nella sua perché: “Posto che rinvia per la copertura finanziaria al redigendo bilancio di previsione, mentre la dichiarazione di immediata esecutività dell’atto farà maturare il diritto degli amministratori all’aumento tabellare del 5% a nulla rilevando che la legge regionale 11/2015 rinvia alla normativa statale che individua la massima, potendo essere inferiore e mai maggiore, con riferimento al regolamento 119/2000”. Ricupati mette sotto lente d’ingrandimento anche la posizione di Cascio, che ha espresso il parere favorevole di regolarità tecnica da dirigente e che ha messo la sua firma sull’atto deliberativo da segretario facente funzioni. Da qui l’eccezione di “incompatibilità funzionale”. Per il segretario non ci sono i presupposti per l’aumento delle indennità. Ricupati prende di mira pubblicazione ripubblicazione della delibera (4 e 10 agosto) e nella sua nota rileva che “l’atto è nullo ed improduttivo”. Fa riferimento alla legge regionale 11/2015 che sulla pubblicazione degli atti deliberativi è quanto mai chiara: “Le delibere della giunta e del consiglio comunale, rese immediatamente esecutive, sono pubblicate entro 3 giorni dall’approvazione. In caso di mancato rispetto dei suddetti termini l’atto è nullo”. I numeri della delibera non tornano. Pubblicata il 4 e ripubblicata il 10 agosto. I termini sono perentori, come la nota di Ricupati. Il 16 agosto il segretario generale dichiara nulla la delibera.
Provvedimento disciplinare contro il dirigente Cascio
C’è un altro capitolo che coinvolge i protagonisti della delibera sulle indennità degli amministratori alcamesi. Comincia lo scorso 8 giugno, quando il segretario generale Ricupati avvia un procedimento disciplinare nei confronti di Cascio. Il dirigente, il 22 giugno, decide di ricusarlo. Entra in gioco il sindaco Surdi che chiede un parere all’Avvocatura Comunale. Ricupati può occuparsi della sua stessa ricusazione da parte di Cascio? Il parere dell’ufficio legale del Comune porta ad una conclusione: “Sussistono oggettive ragioni d’impedimento a decidersi egli stesso sul ricorso per ricusazione nei suoi confronti”. Surdi incarica Francesco Saverio Maniscalchi di occuparsi del ricorso di Cascio nominandolo segretario generale facente funzioni per il caso in questione. Il provvedimento del sindaco è dello scorso 8 agosto. A Maniscalchi vengono concessi 10 giorni lavorativi per esprimersi sul ricorso. E’ già conto alla rovescia per la decisione.