BIRGI, TRA IL PRESIDENTE RIGGIO ED IL SINDACO DAMIANO. DICHIARAZIONI E NUMERI SULL’AEROPORTO

18 Agosto 2016

L’Airgest non è più una società partecipata dalla Regione ma ora controllata. L’ultimo aumento di capitale ha registrato un parziale passo indietro della parte privata ed ha invece determinato una maggiore presenza della Regione che è entrata nella società di gestione dell’aeroporto di Birgi con il 49% delle azioni, in precedenza della Provincia regionale di Trapani, per arrivare, in questa fase, al 59%. Pesano così ancora di più le recenti dichiarazioni del presidente dell’ENAC Vito Riggio che ha commentato ironicamente l’annuncio della privatizzazione dell’aeroporto de L’Avana a Cuba. “Constato – ha detto – che solo la Regione siciliana è rimasta legata al socialismo reale. Raul Castro, però, non è stato denunciato come invece è accaduto a me, con la successiva archiviazione della denuncia, quando ho parlato di privatizzazione degli aeroporti siciliani”. La Regione aveva avviato le procedure per raggiungere l’obiettivo indicato da Riggio, ma il percorso s’è fatto subito in salita e si è arenato. Era un percorso definito in 5 punti: individuazione dell’advisor, con procedura di evidenza pubblica, per la determinazione del valore delle azioni; vendita con diritto di prelazione, con il socio alienante che avrebbe comunicato al consiglio di amministrazione la proposta di vendita indicando il numero delle azioni ed il relativo valore; il Cda ne avrebbe dato comunicazione ai soci; i soci interessati avrebbero dovuto comunicarlo al Cda entro i 20 giorni successivi; se nessuno dei soci avesse fatto valere il diritto di prelazione la vendita delle azioni sarebbe stata definita con procedura di evidenza pubblica. Nel piano di privatizzazione era previsto anche un altro passaggio fondamentale: “In caso di esito negativo del primo tentativo di vendita, si procede con ulteriori gare con ribasso del valore azionario”. Il percorso si è però fermato all’individuazione degli advisor. Birgi è l’unico aeroporto siciliano che ha una partecipazione diretta della Regione. Di conseguenza il processo di privatizzazioen la impegna direttamente e rende le dichiarazioni di Riggio ancora più pregnanti rispetto al futuro dello scalo trapanese. Nel confronto sulle prospettive del “Vincenzo Florio” ha detto la sua anche il sindaco di Trapani Vito Damiano: “L’amministrazione comunale comunica che la scelta operata da Ryanair di istituire, per il 2017, il collegamento Trapani-Praga è motivo di soddisfazione per il rilancio del nostro aeroporto per il quale si sta impegnando con serietà ed efficacia Airgest, società che gestisce lo scalo del territorio trapanese”. Il primo cittadino apre una polemica: “E’ una decisione che va in controtendenza rispetto alle nefaste previsioni, chiusura dell’aeroporto, abbandono dello scalo da parte di Ryanair, collasso dell’economia turistica locale, ed altro ancora, che ormai da anni sono state costantemente alimentate dalla stampa locale e che non hanno certamente facilitato i rapporti tra la società di gestione e la compagnia di volo irlandese”. Damiano passa poi ai Comuni “che hanno fatto la loro parte, ma anche quella della soppressa Provincia e della Regione, dimostrando sensibilità ed impegno, anche economico, verso la delicata problematica che oggi vede il territorio ripagato di un’attenzione insperata”. Il sindaco conclude con un auspicio: “Piuttosto che piangere e lagnarci, facendoci del male, dobbiamo unire le forze e concentrare gli sforzi, assieme alle componenti private per l’ulteriore sviluppo del nostro territorio”. E l’impegno dovrà essere quanto mai determinato. La Ryanair ha confermato il suo piano d’investimenti sugli aeroporti italiani. Nel 2017 utilizzerà 10 nuovi aeromobili e metterà in campo 44 nuove tratte. Tra queste, nella “Summer 2017”, ci sarà anche quella che collegherà l’aeroporto di Birgi a Praga. capitale della Repubblica Ceca. La stagione estiva comprende i mesi che vanno da aprile-maggio ad ottobre. L’attuale “Summer 2016” di Birgi comprende i voli per le destinazioni italiane di Ancona, Bologna, Cagliari, Cuneo, Genova, Bergamo, Parma, Perugia, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Treviso e Trieste. In tutto 13 destinazioni. Quelle internazjonali sono invece Bruxelles Charleroi (Belgio), Baden Baden (Germania), Francoforte Hahn (Germania), Kaunas (Lituania), Malta, Eindhoven (Olanda), Cracovia (Polonia), Varsavia Modlin (Polonia), Bratislava (Slovacchia), Girona Barcellona (Spagna). In tutto, 10 destinazioni. L’impegno auspicato dal sindaco Damiano dovrà essere concreto anche per la firma dei nuovi contratti di co-marketing che riguardano l’Airgest ed i Comuni e la Camera di Commercio. L’Airgest ha già detto, con il suo presidente Franco Giudice, di non essere nelle condizioni di sottoscrivere un nuovo contratto di co-marketing. Nel bilancio 2015 dell’Airgest ci sono i numeri che sostanziano lo sforzo economico sostenuto negli anni dalla società. Il costo storico dell’Airgest per il co-marketing, dal 2008 al 2015, è stato di 34.824.130 euro. La società, ora controllata dalla Regione, è stata in precedenza partecipata dalla Provincia regionale di Trapani e di conseguenza il co-marketing dell’Airgest è stato in buona parte “pagato” dai contribuenti trapanesi. I numeri disaggregati sono interessanti. Nel 2015 il co-marketing dell’Airgest è stato di 3.416.004 euro, nel 2014 di 4.337.003 euro, nel 2013 ha raggiunto quota 6.311.11 euro. Co-marketing sostenuto anche dalla parte privata che fino a qualche tempo fa deteneva il 40% delle azioni della società di gestione di Birgi. Il contratto di co-marketing scade nel prossimo mese di marzo, così come quello di Comuni e Camera di Commercio. Si tratta di contratti distinti e separati ma entrambi di durata triennale, 2014-2017. Anche il co-marketing di Comuni e Camera di Commercio è in discussione – andando oltre le dichiarazioni e prendendo in considerazione le azioni reali – perchè lo scorso 17 giugno l’assemblea dei sindaci convocata dal presidente dell’ente camerale Pino Pace, coordinatore del comitato dei sindaci, ha fatto il punto della situazione sui trasferimenti delle quote dei Comuni. Il co-marketing in questione è di 2 milioni di euro per 3 anni (2014-2017). A conti fatti nella scheda che Pace ha distribuito ai primi cittadini si registrava un residuo di pagamento di 3.198.850 euro Iva compresa. In questi ultimi mesi sarebbero arrivate nuove risorse nel conto gestito dalla Camera di Commercio, per nome e per conto dei Comuni. L’ente presieduto da Pace ha sottoscritto l’accordo con la “AMS”, la società che gestisce il marketing della Ryanair. C’è da aggiungere che la Camera di Commercio ha ribadito di non essere più nelle condizioni di coordinare l’azione di co-marketing perché la fase di riforma che ha riguardato l’ente ne modifica struttura ed organizzazione ampliandola oltre la provincia di Trapani. Cambiamento che porrà anche il problema dela stessa partecipazione della Camera al co-marketing che finora è stata consistente, 300 mila euro all’anno. Più di un Comune, pur confermando l’importanza strategica dell’aeroporto, ha manifestato notevoli difficoltà ad assumersi l’onore per altri 3 anni. Va anche detto che la perdita di 2 milioni di euro, registrata dal bilancio d’esercizio 2015, dovrà essere coperta con un aumento di capitale che chiamerà in causa gli attuali soci dell’Airgest. Già il precedente aumento di capitale ha dovuto fare i conti con un partecipazione parziale della parte privata – “Infrastrutture Sicilia” e Cesare Quercioli Dessena, azionisti di maggioranza più importanti – e con un ulteriore impegno finanziario della Regione. La Camera di Commercio ha risposto positivamente alla sollecitazione del senatore Antonio D’Alì di mettere in vendita il suo 1,7% di azioni Airgest per metterle a disposizione dell’imprenditoria locale, ma non si sono fatti passi avanti rispetto alle dichiarazioni d’intenti.

 

 

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