ALCAMO, ABC: “DIAMO LA CITTADINANZA ONORARIA A GIUSEPPE GULOTTA”

18 Agosto 2016

Una cittadinanza onoraria che farebbe storia, che contribuirebbe a scrivere una storia ancora da definire, una vicenda giudiziaria ancora aperta, perché la strage di Alcamo Maria del 27 gennaio del 1976 rimane un caso irrisolto. Alla domanda, chi uccise i carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, all’interno della caserma di Alkamar, ad Alcamo Marina, non c’è una risposta, nè giudiziaria, nè storica. La giustizia italiana è riuscita finora, dopo tanti anni, a stabilire che non furono Giuseppe Gulotta (nella foto), Giovanni Mandalà, Gaetano Santangelo, Vincenzo Ferrantelli e Giuseppe Vesco. Vennero accusati della strage ma loro non c’entravano nulla. Vesco, che confessò ed accusò gli altri, ritrattando subito dopo, fu trovato morto in cella, suicidio. Anche Mandalù non più su questa terra. Gli altri sono invece sopravvissuti ad una vicenda che ha cancellato la loro vita, come nel caso di Gulotta, 22 anni in carcere da innocente, o l’ha condizionata, come nel caso di Ferrantelli, fuggito in Brasile. Il movimento ABC, con i suoi tre consiglieri, Mauro Ruisi, Caterina Camarda e Gino Pitò, vuole riaprire il dibattito in città e soprattutto fare esprimere la città attraverso la sua nuova amministrazione a guida grillina. Alcamo è rimasta schiacciata da una storia che ha sempre considerato più grande della sua dimensione sociale e politica. A volte il silenzio ha rischiato di trasformarsi in indifferenza, in un tentativo di rimozione. ABC lancia una sfida culturale e propone al sindaco Domenico Surdi ed alla sua amministrazione di conferire la cittadinanza onoraria a Gulotta, che pur avendo affrontato tanti anni di carcere non ha mai smesso di credere nella giustizia e si è affidata alle sue procedure per arrivare alla verità. La revisione del processo è scaturita dalle dichiarazioni dell’ex brigadiere Renato Olino che raccontò, al settimanale “Il Quarto Potere” come erano andate realmente le cose dopo l’arresto di Gulotta e degli altri. “Gulotta è nato ad Alcamo – si legge nella mozione del movimento – ma le sue vicende giudiziarie, attraversate da depistaggi, menzogne e torture, come sancito dalla sentenza che gli ha restituito la libertà, lo ha allontanato dalla sua terra natale”. Ecco perché “è arrivato il momento – concludono i tre consiglieri – che la sua città natale gli conferisca un meritato riconoscimento”. ABC indica anche l’occasione propizia per farlo: “la presentazione, ad Alcamo, dello spettacolo teatrale <Come un granello di sabbia. Giuseppe Gulotta, storia di un innocente>”. C’è anche un invito da parte di ABC: “Il Comune dia il suo patrocinio all’evento”.

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