L’amministrazione comunale di Custonaci decide gestire in house il sistema idrico cittadino e l’opposizione lancia l’allarme. E’ anche pronta a fare una battaglia per la revoca della delibera. Prima ha votato contro l’atto deliberativo- è stato approvato in aula con 8 voti a favore e 7 contrari – e poi si è posta il problema dal punto di vista tecnico e giuridico. L’ha fatto con la consulenza dell’associazione “CO.DI.CI.”. “La proposta – sottolineano i consiglieri di “Io Voto Custonaci” – non tiene conto della recente legge regionale dello scorso 11 agosto che riorganizza il servizio idrico integrato in Sicilia. L’articolo 4 della legge non consente ai Comuni singoli la gestione diretta stante che il nostro Comune fa parte dei nove ambiti territoriali ottimali”. L’amministrazione Bica ha definito il passaggio di consegne e di gestione con l’EAS. Il segretario di “CO.DI.CI.” Vincenzo Maltese rincara la dose: “A prescindere dall’aspetto formale della legittimità della delibera, riteniamo sarebbe stato opportuno realizzare preliminarmente uno studio di fattibilità che tenesse anche conto di un servizio consociato con altri Comuni viciniori nell’ottica di un abbattimento delle spese di gestione. In tale maniera, in termini di costi, è stata votata una delibera senza che il consiglio sapesse quanto inciderà sui cittadini custonacesi la realizzazione di un ufficio acquedotto comunale che, dopo la dovuta formazione del personale, dovrà gestire anche la fatturazione/bollettazione, oltre a stabilire le tariffe da applicare”. L’avvocato Maltese pone anche il problema “dei costi di sostituzione ed acquisto dei contatori. Oggi, tali oneri ricadono sull’EAS che deve mantenerne anche la funzionalità ed efficienza”. I
CUSTONACI, IL SISTEMA IDRICO PASSA AL COMUNE MA L’OPPOSIZIONE ATTACCA: “CHI PAGHERA’?”
25 Luglio 2016
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