“Da venerdì ho dato incarico all’ufficio di ragioneria di rimettere mano alla bozza di bilancio di previsione in quanto abbiamo dovuto cominciare tutto daccapo”. Ha concluso così il suo intervento in aula, stamattina, il sindaco di Trapani Vito Damiano per motivare la revoca dell’assessore alle Finanze Piero Spina. Conclusione al vetriolo che era stata anticipata da un’altra nota polemica del primo cittadino: “Ho sentito parlare di meriti dell’assessore Spina. Ha svolto la sua attività, tra alti e bassi, ma non gli si può riconoscere meriti che non ha. Come il censimento dei beni mobili ed immobili, che è un lavoro demandato e definito dal terzo settore. Non mi risulta che il Comune di Trapani sia il primo o tra i primi ad avere approvato il conto cosuntivo 2015, a meno che i miei colleghi sindaci non mi raccontino inesattezze. Per quanto riguarda il piano triennale, di cui sarebbe artefice, ricordo che così come il conto consuntivo ed il bilancio sono gli uffici ad approntare gli atti ed a lavorare. Attribuirsi meriti non propri non ritengo sia corretto”. Prima dell’affondo sulla necessità di rivedere in toto il bilancio di previsione Damiano aveva precisato che aveva dato dei termini ben precisi per la sua stesura, tutti non rispettati: “Prima il 29 febbraio, poi il 30 aprile, la terza volta il 30 maggio, la quarta il 30 giugno ed ora il 29 luglio”. Damiano ha voluto smentire anche le voci che legavano la revoca ad una diversità di vedute tra sindaco ed assessore sull’azione amministrativa: “L’assessore Spina non sarebbe stato in linea con l’attività personalistica del sindaco e di conseguenza sarebbe scattata la reazione <<io ti caccio via>>. Non è così. Come sapete ho accettato posizioni in disaccordo nelle scelte dell’amministrazione e poi mi sono regolato di conseguenza”.
TRAPANI, SINDACO DAMIANO: “ECCO PERCHE’ HO REVOCATO SPINA”
18 Luglio 2016
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