VALDERICE, FRATELLI D’ITALIA “BOCCIA” IL SINDACO. “ATTEGGIAMENTO INTOLLERABILE”

29 Agosto 2021

Fratelli d’Italia si fa sentire. Con il suo consigliere Giuseppe Martinico e con il coordinatore provinciale Maurizio Miceli. L’azzeramento-rimpasto del sindaco Francesco Stabile viene bocciato su tutta la linea. “Non mi aspettavo questa mossa a sorpresa da parte di Francesco Stabile. Ho sempre dimostrato lealtà alla sua azione amministrativa e fiducia nell’operato dell’intera giunta”. Martinico taglia corto sulle scelte del primo cittadino ed aggiunge: “Sono un sincero sostenitore dell’opinione che i panni sporchi si lavano in famiglia, pertanto talvolta è anche capitato contestare determinate intenzioni o decisioni politiche ma sempre in privato e nelle riunioni di maggioranza. Proprio per questo mio modo di intendere il fare politica sono rimasto esterrefatto per quanto successo. Rappresento un partito importante a livello nazionale, Fratelli d’Italia, oltre a far parte di un nuovo  ed eterogeneo gruppo consiliare: realtà politiche che il sindaco Stabile aveva l’obbligo di incontrare”. Il consigliere conferma che il gruppo “Elimo Ericino”, che comprende anche Filippo Iovino, Giovanna Agostae Vincenzo Messina non è stato coinvolto nelle trattative per il rimpasto. Martinico conferma anche che ogni sua azione politica “verrà concordata con i miei colleghi consiglieri appartenenti al gruppo Elimo Ericino”. Fratelli d’Italia non ci sta ed il coordinatore Miceli è chiaro sul punto: “Alleati si, sudditi no! Il sindaco Stabile ha rinunciato al confronto politico con le forze di maggioranza, peraltro confliggenti in altre realtà comunali della provincia, ha compresso la dialettica interna alla maggioranza politica, che é la linfa preziosa e irrinunciabile per garantire un azione di governo efficace e risoluta della città”. Se non è uno strappo poco ci manca. Di sicuro il sindaco Stabile dovrà prendere una iniziativa politica perché rischia di perdere un pezzo della sua maggioranza. Miceli rincara la dose: “In politica la forma è sostanza e in questo contesto la forma è stata mortificata e non è questo un atteggiamento tollerabile tra persone serie figuriamoci all’interno di un’istituzione municipale”. 

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