La burocrazia messa di traverso, o meglio tre dirigenti, ed il sindaco Damiano ostaggio dei burocrati. E’ la sintesi dell’atto d’accusa che Giovanni De Santis ha messo a conoscenza della città con l’iniziativa di stamattina sul palco del Teatro “Di Stefano”. Alla Villa Margherita è andato in “scena” un monologo racchiuso in 700 pagine. E’ il dossiere che il consigliere delegato del Luglio Musicale ha consegnato alle autorità competenti. “Invoco – ha detto De Santis – l’intervento urgente della Procura”. De Santis ha ripercorso la sua attività al Lugli dal momento dell’insediamento. Ha concentrato nel dossier, numeri (bilanci, operazioni finanziarie, scelte economiche), progetti, soluzioni come quella dell’acquisto di Palazzo Lucatelli. Ha denunciato “un’operazione di sabotaggio scientifico del Luglio che ha come obiettivo la sua liquidazione”. Ha aggiunto che non ha mai chiesto soldi in più. Chiede il rispetto dello statuto del Luglio ed il trasferimento della dotazione finanziaria: “Se rispettano i tempi noi siamo in grado di andare avanti perché in questi anni abbiamo risanato il Luglio, se ci concedono la dotazione a settembre il Luglio rischia l’implosione”. De Santis entra nel merito dello scontro: “Ci dicono che gli statuti non sono applicabili perché non sono stati approvati dal consiglio. Bene, mi appello, all’attuale consiglio comunale, intervenga con urgenza. Non ci vuole molto. Deve soltanto fare una presa d’atto”. Il consigliere delegato indica i settori ed i dirigenti che, a suo dire, non stanno aiutando il Luglio, Francesco Guarano, che si occupa dell’attività del Luglio perché tra le sue incombenze c’è anche quella degli spettacoli e della cultura, Gioacchino Petrusa, ragioniere capo del Comune ed il segretario generale Raimondo Liotta. De Santis ritiene che dietro i problemi creati al Luglio Musicale vi sia “una regia, c’è qualcosa che non quadra”. Il consigliere delegato ha voluto ripercorrere la sua presenza al Luglio – senza legarla alle vicende amministrative che ha denunciato – e segnalare ciò che ha subito durante la sua gestione: “Hanno lanciato sassi per provare a distruggere il tetto dell’archivio del Luglio, mi hanno tagliato le gomme della macchina ed ho trovato una croce al contrario. Sono stato minacciato anche per strada ed ho presentato una regolare denuncia. Sono stato avvicinato da una persona che mi ha detto: <<sì sbirro!>>.
TRAPANI, DE SANTIS: “TRE BUROCRATI SONO CONTRO IL LUGLIO”
11 Luglio 2016
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