L’AEROPORTO DI BIRGI E’ A RISCHIO. AIRGEST SI TIRA FUORI DAL CO-MARKETING

17 Giugno 2016

Il futuro dell’aeroporto di Birgi è fortemente a rischio. Il direttore dell’Airgest Giancarlo Guarrera ha comunicato ufficialmente all’assemblea dei sindaci – che si è riunita stamattina alla Camera di Commercio per fare il punto sul co-marketing – che la società di gestione dello scalo trapanese non è più in grado di sottoscrivere un nuovo contratto di co-marketing con la “AMS”, la società che si occupa del marketing della Ryanair. I contratti di co-marketing che fanno parte del sistema economico-finanziario che garantisce la presenza della compagnia aerea irlandese a Birgi sono due. Uno che coinvolge i Comuni e la Camera di Commercio e l’altro che riguarda l’Airgest. Quest’ultimo contratto scadrà a marzo 2017 e la società non è nelle condizioni di rinnovarlo. Mancheranno così all’appello circa 6 milioni di euro. Gli accordi di co-marketing sono triennali. L’Airgest si tira indietro per salvaguardare il suo equilibrio economico-finanziario. Il piano industriale 2016-2019 non gli consente di affrontare questo costo per mantenere lo stesso volume di traffico. Ma senza le risorse in questione la Ryanair non potrà che ridurre i voli e non potrà, soprattutto, che mettere in discussione la sua permanenza a Trapani. I numeri dell’accordo di co-marketing che riguarda invece i Comuni registra 6 fatture ancora non pagate ed un quadro generale che certifica per il 2014 un residuo da pagare alla “AMS” di 342.200 euro per il 2014, 419.950 euro per il 2015. Dunque, poco meno di un milione di euro ancora da versare. Per il 2016 il residuo da pagare è di 2.436.700. Sono stati versati soltanto 265.600 euro che fanno riferimento a Camera di Commercio (91.500 euro), Comune di Trapani (75.000 euro), Comune di Favignana (40.000 euro), Comune di Erice (36.600 euro), Comune di Alcamo (15.000 euro) e Comune di Salemi (7.500 euro). La maggior parte dei Comuni non hanno ancora pagato le quote del 2016 perché rimangono in attesa dell’approvazione dei rispettivi bilanci di previsione. Il dato politico è comunque chiaro. Le amministrazioni locali hanno pagato con difficoltà e continueranno a farlo nel rispetto dell’accordo e sono pronte a valutare anche l’impegno finanziario per i prossimi anni. La novità, negativa, arriva invece dalla società di gestione. L’Airgest, maggioranza azionaria nelle mani della Regione, e con i privati al 38% si tira fuori dal co-marketing e non indica una soluzione alternativa. Mercoledì prossimo il suo vertice dovrebbe incontrare i rappresentanti di Ryanair che non potranno che prendere atto delle scelte che sono state notificate e discusse nell’assemblea dei soci. Il bilancio 2015 dell’Airgest si è chiuso in perdita, quasi 3 milioni di euro, che dovranno essere recuperati con una ricapitalizzazione della società.

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