IL PESCARA VA IN A MA NON AVEVA BISOGNO DI MARESCA

10 Giugno 2016

Trapani-Pescara 1-1

Reti: 5′ Citro (T), 56′ Verre (P)

TRAPANI (3-5-2): Nicolas; Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio; Fazio (Barillà), Eramo, (Montalto sv), Nizzetto, Coronado, Rizzato (Ciaramitaro); Citro, Petkovic. All.CosmiPESCARA (4-3-2-1): Fiorillo; Zampano, Fornasier, Campagnaro, Crescenzi; Torreira (Bruno), Verre, Benali (Acosta sv); Pasquato, Caprari (Selasi sv); Lapadula. All.Oddo

Ammoniti: Fazio, Scognamiglio, Nizzetto, Petkovic, Nicolas (T), Torreira, Caprari, Fiorillo, Lapadula, Campagnaro (P)

Espulsi: Scognamiglio (T)

Il Trapani deve accontentarsi dell’abbraccio emozionante della sua tifoseria. La finale di ritorno dei play off è andata male. Il campo manda il Pescara in serie A. Ma la squadra di Oddo torna nella massima serie dopo due gare che sono state segnate e condizionate dalle decisioni arbitrali. All’andata l’espulsione di Scozzarella dopo 20′ di gioco, al ritorno con un arbitraggio, quello di Maresca, che poteva far saltare i nervi anche al più compassato dei trapanesi. Stessa tipologia d’intervento, per il Trapani era puniziine contro ed ammonizione, per il Pescara no. La squadra di mister Oddo ha costruito la sua promozione nella massima serie nella gara d’andata vincendo per 2-0. Poi al Provinciale ha continuato ad avere la fortuna dalla sua parte con un gol fortuito di Verre che ha messo in ginocchio i granata. Il Trapani non è arrivato al meglio alle due partite della finale. Nè all’andata, nè al ritorno ha potuto sfruttare le giocate di Petkovic, il talentuoso attaccante granata non è infatti riuscito ad esprimersi al meglio e la squadra ne ha risentito. I granata ce l’hanno messa tutta ed il gol di Citro dopo 5′ aveva fatto sognare il Provinciale. Coreografia di altra categoria e curva da paura per la sua capacità di sostenere sempre e comunque la squadra. Il Pescara ha tremato. Oddo era una molla in campo. Ha richiamato più volte i suoi perché se il Trapani fosse riuscito a fare il secondo gol avrebbe travolto il Pescara. Ma i granata non sono riusciti a trovare la seconda rete e nel primo tempo hanno dovuto fare i conti con la reazione del Pescara che è stato pericolosissimo in due occasioni, una delle due capitata sui piedi di Lapadula che però non è stato il “cecchino” che conosciamo. Mister Cosmi ha schierato un Trapani da arrembaggio con Coronado, Petkovic e Citro. E per tutto il primo tempo ha avuto ragione. Il Pescara ha cercato di colpire con le sue armi, palleggio e verticalizzazioni ma i granata sono stati  bravi a non farsi sorprendere e quando le cose stavano per mettersi male era stato Nicolas a sventare il pericoloso. La trama del secondo tempo è stata la stessa del primo, con il Trapani a fare la partita ed il Pescara che provava a nascondere la palla per far passare il tempo. Al 56′ il pasticcio. Sbagliano un po’ tutti, il rinvio di Petkovic è debole, finisce sui piedi di Verre che si aggiusta il pallone e tira da centrocampo con Nicolas fuori dalla porta. La palla s’insacca in rete e per il Trapani si fa dura. L’arbitro Maresca decide, in un crescendo rossiniano, di essere anche lui protagonista della partita e fischia tutto ed il suo contrario ma con la coerenza manifestata fin dai primi minuti. Ciò che è fallo per il Trapani non lo è per il Pescara. In qualche caso è anche riuscito a fischiare punizioni contro i granata quando il fallo era stato commesso dagli abruzzesi. Saltano i nervi un po’ a tutti e ne fa le spese il direttore sportivo Daniele Faggiano che nel finale di gara viene allontanato dalla panchina. Mister Cosmi continua a sbracciarsi, ad indicare ai suoi la via per arrivare al gol ma il tempo si fa sempre più stretto e la lucidità dei granata comincia a scemare. Mister Cosmi le prova tutte. Mette dentro Barillà al posto di Fazio che si è fatto male, Montalto al posto di Eramo e Ciaramitaro al posto di Rizzato ma al Trapani non restano che i lanci lunghi in area di rigore alla disperata ricerca di una deviazione vincente per riaprire la partita. Dopo il gol di Verre accade di tutto in campo e la partita si ferma per qualche minuto. Tutte e due le squadre hanno utilizzato le tre sostituzioni a disposizione, ma l’arbitro Maresca concede soltanto 5′ di recupero. Una ulteriore prova della sua inaffidabilità. La tensione si fa sempre più alta in curva ed il presidente della Lega di serie B Abodi subisce una dura contestazione. Le forze dell’ordine si frappongono tra il dirigente della Lega ed i tifosi ma tutto rimane nell’ambito dello sfogo di tifosi imbestialiti per un arbitraggio ingeneroso e non all’altezza di una finale play off per la serie A. Anche mister Oddo s’è preso la sua buona dose d’insulti, legati, soprattutto, alle polemiche dei giorni pre gara, quando sono state diffuse notizie false come quella delle minacce al Pescara e del rischio di contaminazione del cibo. Ridicolaggini di chi si ritrova in serie A ma che non è certo da serie A. La stagione del Trapani si chiude qui. I granata hanno fatto un’impresa sportiva che non deve essere dispersa perché va anche oltre lo sport. Il Provinciale ha tributato tutti gli onori che mister Cosmi ed i suoi ragazzi si sono meritati per una stagione strepitosa, 18 risultati utili nel girone di ritorno, con una serie interminabile di vittorie. Sono numeri che rimarranno non soltanto nella storia del Trapani ma anche del calcio italiano. Numeri che possono essere una solida base di partenza per costruire un’altra stagione di alto livello. La serie A è sempre lì.

 

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