Il “referendum” sull’ex sindaco Mimmo Fazio che si è aperto all’interno del Pd di Trapani registra la presa di posizione del consigliere Enzo Abbruscato, che parla da rappresentante dell’assemblea di Palazzo Cavarretta ma sopratuttto da vicesegretario provinciale del Pd. Punta ad un salto di qualità nel confronto interno che ha voluto sintetizzare in: “Fazio, Fazio no, Fazio forse”. Invita il suo partito ad un approccio più pragmatico. Chiede a Fazio di togliere il Pd dall’imbarazzo: “Pur riconoscendo allo stesso le doti e le qualità che un amministratore deve avere e la caparbietà di rimettersi in gioco per la città, mi aspetterei che il già sindaco, allorquando avesse intenzione di confrontarsi con la coalizione di centro-sinistra, e con il Pd, magari invitato da autorevoli esponenti, ne parlasse pubblicamente nelle sedi deputate, evitando <<i si dice>>, che non aiutano nemmeno lui”. Ed ancora: “La caratteristica che sicuramente contraddistingue l’onorevole Fazio è sempre stata la sua lontananza da quelli che lui definisce <<bizantinismi politici>>. Faccia chiarezza pubblicamente sulla sua disponibilità o meno ad un confronto sul futuro della città. A lui non posso chiedere nient’altro, ed anche questa richiesta si appella semplicemente alla cortesia. Perché, ad oggi, rimane l’esponente di uno schieramento politico antagonista al Pd”. Abbruscato, in attesa di una risposta da parte di Fazio, indica un metodo al suo partito, con una premessa: “Allargare la coalizione a chi è stato per anni un avversario politico, rende ancora più necessario discutere di fatti, di progetti, di obiettivi e di strategie”. Il sistema proposto dal consigliere punta ad entrare nel merito delle questioni: “Nel decennio Pdl/Fazio ho apprezzato alcune cose, anche importanti e indovinate, ma si sono fatte anche scelte che non abbiamo condiviso, e sulle quali sarebbe corretto discutere prima di ipotizzare percorsi comuni. Perché un percorso può essere comune solo se si condividono gli obiettivi. Da qui l’elenco di Abbruscato: la personalizzazione dell’attività di governo, la politica sulla gestione del ciclo dei rifiuti, le scelte sulle società partecipate, la candidatura dell’attuale sindaco Vito Damiano, il fallimento di una strategia turistica dopo la Coppa America, il mancato riconoscimento della cittadinanza onoraria all’ex prefetto Fulvio Sodano pur in presenza di u voto consiliare. Abbruscato ci tiene a precisare che il suo elenco “non vuole essere uno spunto polemico, ma soltanto la sottolineatura di alcune delle differenze che sono emerse nel periodo della sindacatura di Fazio e che non sarebbe corretto, nei confronti degli elettori, accantonare come se non fossero mai successe.Niente di personale, quindi. Anzi, le ragioni del percorso comune potrebbero essere valide e condivise, ma sempre alla luce del sole con la convinzione che per governare, adesso più che nel passato, non abbiamo bisogno di Superman, miti o presunti tali, ma di un solido progetto di governo affidato a gente competente ed onesta, che si confronta e decide”.
TRAPANI, ABBRUSCATO ED I NUOVI PALETTI ALL’ALLEANZA CON FAZIO
23 Maggio 2016
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