Gianfranco Gatto (50 anni) e Graziella Gatto (25 anni) sono stati arrestati con l’accusa di concorso in spaccio di sostanze stupefacenti. L’ordinanza di custodia cautelare è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari Antonio Cavasino su richiesta del sostituto procuratore Rossana Penna. L’indagine coordinata dal procuratore capo Marcello Viola si è sviluppata nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Enrico Coraci, colpito al petto con un fucile a pallettoni calibro 12 nella notte del 21 novembre dell’anno scorso, e che portò all’arresto di Francesco Gatto (30 anni) e Vincenzo Gatto (23 anni) da parte dei carabinieri di Alcamo. La famiglia Gatto aveva dunque intrapreso in città un’attività di commercio e cessione di sostanze stupefacenti, cocaina e marijuana. Toccava a Graziella Gatto occuparsi della vendita di piccoli quantitivi di droga nella propria abitazione che si trova a pochissima distanza dal luogo dove è stato commesso l’omicidio di Coraci. Gianfranco Gatto aveva invece il compito di recuperare i crediti vantati nei confronti di chi acquistava le sostanze stupefacenti. Gli investigatori rigtengono che l’omicidio di Coraci sia maturato in tale contesto e sarebbe riconducibile ad un credito per diverse cessioni di cocaina che i Gatto vantavano nei confronti della vittima. Potrebbe infatti essere questa la dinamica dell’omicidio: Coraci sarebbe stato attirato dai fratelli Gatto a casa della sorella, dove veniva ceduta la droga, per tendergli l’agguato. Coraci è stato colpito con un fucile da caccia a canna mozza, calibro 12, con matricola abrasa. Gli investigatori trovarono l’arma tra l’erba alta ed alcuni massi in un terreno poco distante dall’abitazione dei Gatto in contrada Gammara.
Graziella Gatto Gianfranco Gatto