I vertici della sanità siciliana si schierano con l’assessore regionale alla Salute Baldo Gucciardi, finito sotto accusa, da parte di alcune sigle sindacali, per il piano sulle nuove assunzioni nelle ASP. I manager sono tutti dalla sua parte. “I posti annunciati nelle nuove piante organiche delle aziende sanitarie ed ospedaliere – scrivono i dirigenti generali delle Aziende sanitarie – ci sono tutti, e saranno tutti a tempo indeterminato”. Le critiche all’assessore hanno puntato a mettere in discussione la reale valenza occupazionale del piano delle assunzioni, considerandola fittizia e legate a numeri non reali. I manager vanno giù pesante contro i detrattori di Gucciardi: “In merito alle procedure di reclutamento l’assessore alla Salute non può che rispettare la disciplina vigente in materia, che prevede prima la ricollocazione di eventuali esuberi, poi l’utilizzo di graduatorie valide su posti vacanti di vecchia istituzione, attivabili tempestivamente, la mobilità e per ultimo il concorso pubblico. Contestualmente le aziende potranno attivare la stabilizzazione dei precari in possesso dei requisiti di legge, nel limite massimo del 50% delle risorse assunzionali. Le linee di indirizzo regionali risultano formulate nel rispetto di tali norme”. I manager delineano il nuovo assetto della sanità siciliana: “Adesso potremo non solo coprire tutti i nuovi posti previsti nelle piante organiche, ma anche reintegrare quelli che nel tempo erano venuti a mancare nelle precedenti. Qualcuno non ha fatto bene i conti: infatti le stabilizzazioni del personale precario in servizio che verranno avviate, in gran parte copriranno proprio quei posti. Leggiamo improvvisati matematici affermare che i nuovi posti nel servizio sanitario regionale si ridurrebbero da 5 mila a 500 e addirittura a poche decine. Alla fine del percorso che, assicuriamo, sarà nostra cura rendere il più veloce possibile e nella massima trasparenza, state certi che i numeri saranno forse anche più ampi rispetto a quelli annunciati dall’assessore Gucciardi”.