ARS, L’ANCI SICILIA PUNTA AD UNA RIFORMA DELLE PROVINCE IN COLLABORAZIONE CON RENZI

23 Marzo 2016

L’Assemblea regionale siciliana riapre il confronto sui Liberi Consorzi Comunali e l’ANCI prova a mettere i suoi paletti nella discussione in Aula. Per il presidente dell’associazione dei Comuni siciliani Leoluca Orlando c’è una premessa da fare: “Abbiamo più volte constatato come sia surreale un dibattito sui liberi consorzi e città metropolitane che non veda un pieno coinvolgimento di quegli stessi amministratori locali che dovrebbero assumersi la responsabilità politica e gestionale dei nuovi enti. Il legislatore regionale ha pieno titolo, ovviamente, nel legiferare su questa come su altre materie, ma l’esperienza di questi anni di commissariamento delle ex Province avrebbe dovuto insegnare che non basta approvare una legge per garantire una efficiente ed efficace gestione dei servizi di area vasta”. Orlando aggiunge che “anche in ambito nazionale la riforma delle Province ha determinato e sta determinando numerosi problemi attuativi, ma in Sicilia il quadro è ancora più complesso a causa di un quadro finanziario che per Regione e Comuni è già particolarmente critico e che per gli enti di area vasta è ingestibile. Per tali ragioni abbiamo più volte invocato che vi fosse più che l’approvazione di una legge al buio l’avvio di un percorso di collaborazione tra le istituzioni con il diretto coinvolgimento del governo nazionale. Solo con un intervento attivo di Roma si può definire anche in Sicilia il nuovo assetto degli enti di secondo livello che veda l’accoglimento di alcune proposte formulate dall’Anci Sicilia e da diversi territori. Proposte che vedano la riforma delle ex Province inserita in un quadro più ampio di riassetto della governance del territorio in base al quale, accanto al modello della città metropolitana, vi sia anche spazio per un sistema integrato di aree vaste e per meccanismi che, in coerenza con la legislazione nazionale in materia, rafforzino l’associazionismo comunale attraverso lo strumento delle unioni di comuni e delle fusioni di Comuni”.

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