TURISMO/1, SALERNO: “NON C’E’ UNA REGIA”, PAGOTO: “IL DISTRETTO FARA’ LA SUA PARTE”

10 Marzo 2016

La settima edizione del convegno “Turisti per cosa?” che si è appena concluso nella sala conferenze di Confindustria Trapani ha consentito di fare il punto sullo stato di salute del turismo locale e sull’aeroporto di Birgi. I dati dicono che il movimento turistico trapanese è cresciuto negli anni. Ma “senza una strategia”, ha sottolineato Paolo Salerno, che ha aggiunto: “Faccio un esempio. Vogliamo il turismo a cinque stelle ma gli offriamo i B & B. Non c’è ancora una governance del turismo. Mi auguro che possa fare qualcosa il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, anche se la Regione pensa già a cambiarli. C’è però da dire che ancora non sono entrati a regime”. Salerno ha poi sottolineato che “il turista vuole servizi e finora ognuno si è attrezzato da sé. Il brand Sicilia è facile da vendere ma bisogna creare le condizioni per l’arrivo dei turisti. Penso, ad esempio, ad un numero verde per dare informazioni. Non è possibile, faccio un solo caso, che un Comune come San Vito Lo Capo, con 6.798 posti letto, non abbia un numero verde per poter coordinare le presenze e dare le giuste informazioni”. Salerno ha voluto indicare un’altra criticità del sistema: “Se porto a Trapani un pullman con 50 persone ho difficoltà a trovare una struttura ricettiva se non prenoto almeno un anno prima. Ritengo che sia arrivato il momento d’istituire un osservatorio sul turismo che possa fornire tutti i dati necessari a mettere in campo un progetto strategico di gestione della nostra offerta turistica”. Al presidente dell’associazione “Trapani Welcome” ha dato una prima risposta il presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale e sindaco di Favignana Giuseppe Pagoto: “Da poco abbiamo un sito internet che ci consente di essere un nuovo canale di comunicazione. Siamo protagonisti alla Fiera di Berlino e parteciperemo a quelle di Londra e di Rimini. Dal 14 al 18 aprile ospiteremo un gruppo di giornalisti specializzati che potranno conoscere il nostro territorio. Stiamo lavorando anche ad un incontro con tour operator. Riteniamo che sia arrivato il momento di fare una seria riflessione su alcuni punti e soluzioni che vanno verificati sul campo. Parlo delle summer school collegate ai Musei, alle convention organizzate da grandi aziende, al turismo congressuale, alle navi da crociera che già ci sono ma che devono essere aumentate. Gli altri territori non stanno a guardare e c’è anche chi si è attrezzato meglio di noi. Dobbiamo evitare, attraverso le nostre iniziative, di essere cannibalizzati. Il rischio è concreto, basta vedere come si muovono nella Sicilia orientale. Il Distretto può contare su 17 Comuni della provincia, sui sindacati, sulle associazioni e sugli operatori del settore. La nostra filosofia è quella di ascoltare tutti e di fare sintesi, ma anche di decidere perché se non si assumono le decisioni si finisce per subire quelle degli altri”.

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