CASTELVETRANO, DIMISSIONI E POLEMICHE. L’AFFONDO DEL PD

8 Marzo 2016

Il Pd di Castelvetrano non le manda a dire ai suoi avversari politici ed in particolare ai tre gruppi consiliari, Ncd, Udc e “Castelvetrano Futura” che hanno messo in discussione la linea considera “attendista” dei democratici, che avevano annunciato le dimissioni dei loro consiglieri senza però formalizzarle. Il segretario cittadino e consigliere comunale Monica Di Bella replica che le sue dimissioni e quelle di Pasquale Calamia erano state presentate sabato scorso nelle mani del presidente del consiglio Enzo Cafiso, anche lui rappresentante del Pd. Erano state consegnate – ha aggiunto la consigliera Di Bella – come gesto politico di responsabilità per salvaguardare le istituzioni della nostra città da ogni e qualunque condizionamento o pressioni esterna. Le dimissioni sono state protocollate stamattina”. La nota del segretario- consigliere non si ferma qui. La replica alla maggioranza è durissima: “I comunicati diffusi dai componenti di Ncd, Udc e <<Castelvetrano Futura>> rappresentano l’ennesima dimostrazione che il sindaco Errante e la sua maggioranza sanno esclusivamente scaricare sugli altri le proprie responsabilità. Se le loro dimissioni odierne servono a togliere dall’imbarazzo la città che tanto dicono di amare, non si capisce perché non le hanno presentate prima: il 25 gennaio prima del consiglio in cui è ritornato il consigliere Giambalvo quando il Pd le ha proposte per tutti, consiglio, sindaco e giunta. Proposta che venne definita populista e demagogica dallo stesso sindaco. Oppure il primo marzo durante il consiglio comunale in cui il Pd ha proposto la sospensione delle indennità di funzione, ribadendo la necessità di isolamento di Giambalvo. Ed ancora il 4 e 5 marzo nella conferenza dei capigruppo durante la quale il sindaco Errante ci ha comunicato quanto riferito dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza sui problemi del consiglio comunale, al di là del caso Giambalvo, salvo poi negare le sue stesse parole, e sulla opportunità di far dimettere 16 consiglieri”.

 

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