CASTELVETRANO, “GIAMBALVO DEVE DIMETTERSI”, IL NUOVO DOCUMENTO DEI 15

25 Febbraio 2016

Un nuovo documento sul caso Giambalvo. In calce 15 firme, tutte di consiglieri che sostengono il sindaco di Castelvetrano Felice Errante. Le sigle sono infatti quelle della sua coalizione: Nuovo Centrodestra-Area Popolare, Udc-Area Popolare, Castelvetrano Futura, Psi e Sicilia Futura. La richiesta di dimissioni del consigliere Lillo Giambalvo è sempre più netta. Viene infatti ribadita “la contrarietà ad ogni forma di partecipazione dello stesso nella gestione amministrativa, a causa della gravità delle affermazioni che ebbe a proferire in sede di intercettazione e che sono emerse dalle indagini portate avanti dagli organi inquirenti. Le frasi pronunciate ed attribuite allo stesso turbano pesantemente le nostre coscienze e si appalesano incompatibili con il ruolo rivestito. Il deprecabile ed arrogante atteggiamento del Giambalvo, pubblicamente ribadito nelle dichiarazioni rese agli organi di stampa, ha provocato in noi l’ennesima indignazione e ci ha indotto, con fermezza, ad invitarlo reiteratamente a rassegnare le immediate dimissioni. La nostra posizione è stata chiaramente manifestata con altrettanta decisione con documenti che sono già agli atti del consiglio comunale, determinando di fatto l’isolamento del Giambalvo”. L’attacco al consigliere è frontale: “Nonostante ciò, la sua pervicacia nel rimanere tra gli scranni del massimo consesso civico è moralmente inaccettabile; pertanto a tutela dell’immagine della nostra città e di tutti i cittadini, e dei valori che a loro ci accomunano, ribadiamo la ferma ed incontestabile contrarietà per la condotta posta in essere dallo stesso. Sulla base di quanto scritto, nel ribadire l’apprezzamento per il lavoro che il nostro sindaco compie ogni giorno per la città, in forza del mandato conferitogli giorni addietro, e sulla base delle rassicurazioni acquisite dalle istituzioni competenti, ci rimettiamo a qualsiasi decisione che lo stesso intenderà assumere a tutela della onorabilità della comunità amministrata”. Alla fine anche una difesa del consiglio comunale: “Nel radicato convincimento che la mafia vada combattuta con la pratica quotidiana della più trasparente legalità, facciamo appello affinché, venga bandita qualsivoglia perniciosa strumentalizzazione utile soltanto alla ingiusta denigrazione del massimo consesso cittadino, liberamente e democraticamente eletto”. Ecco le firme sul documento: Enrico Adamo, Vincenzo Agate, Piero Barresi, Giuseppe Berlino, Piero D’Angelo, Giuseppe Di Maio, Giusy Etiopia, Francesco Giannilivigni, Nicola Giurintano, Salvatore Ingrasciotta, Giacomo Saladino, Piero Sciacia, Maria Sillitto, Salvatore Vaccarino, Gaspare Varvaro.

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