La Cgil di Trapani e la Camera del Lavoro di Castelvetrano chiedono le dimissioni del consigliere Lillo Giambalvo. Per il segretario provinciale Filippo Cutrona “la società castelvetranese deve riscattarsi attraverso un impegno comune, che veda insieme le istituzioni e le associazioni locali, contro la mafia, la corruzione, il malaffare e una subcultura mafiosa che genera connivenza”. Ed ancora: “I cittadini castelvetranesi e le forze sane del territorio devono pretendere con forza che chi rappresenta le istituzioni non inneggi alla mafia e ai suoi esponenti. Il consigliere Giambalvo è stato assolto dopo l’arresto nell’ambito dell’operazione Eden 2, ma adesso, rese note le intercettazioni, non si può tollerare la sua presenza all’interno del consiglio comunale. Inoltre è inaccettabile che il consigliere sfidi le istituzioni e la città intera annunciando, con arroganza, la sua ricandidatura alle prossime elezioni”. Cutrona invita la città a reagire: “E’ indispensabile che la città chieda con forza l’esclusione dai ruoli istituzionali del consigliere Giambalvo e di chiunque manifesti qualsiasi tipo di legame con il sistema mafioso”. Il segretario della Cgil fa il quadro della situazione denunciando una presenza e un condizionamento mafioso nel tessuto economico del territorio trapanese, e in particolare castelvetranese, tale da ostacolarne lo sviluppo e la crescita sociale, anche a scapito delle imprese sane e dei cittadini onesti”. Per il dirigente della Cgil la palla passa alla città: “Castelvetrano deve scrollarsi di dosso il peso di una sottile e pervasiva intimidazione che oltre a ostacolare la crescita e lo sviluppo del territorio la piega ai propri criminali interessi alimentando nella società diffusi comportamenti omissivi che rischiano di essere culturalmente asserviti al potere mafioso”.
CASTELVETRANO, FILIPPO CUTRONA (CGIL): “IL CONSIGLIERE GIAMBALVO DEVE DIMETTERSI”
25 Febbraio 2016
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