TRAPANI, “TASK FORCE” COMUNALE PER FAR PAGARE LA TASSA DI SOGGIORNO

11 Febbraio 2016

L’acronimo è “VAR” e sta per Vigilanza Attività Ricettive. Una vera e propria task force istituita dal comandante dei Vigili Urbani del Comune di Trapani Biagio De Lio. C’è infatti la sua firma sulla determina dirigenziale che istituisce il servizio di vigilanza e controllo sulle attività ricettive. La “VAR” dovrebbe consentire di recuperare la tassa di soggiorno, che è in vigore, per delibera consiliare, dal 25 novembre del 2013, data della sua approvazione. La “tassa” fa parte degli introiti finanziari del Comune, ma il suo gettito è stato finora inferiore alle stime. Il servizio di vigilanza intende fare chiarezza sulla sua riscossione e sul suo trasferimento nelle casse del Comune. Nella determina è già indicato il lavoro della “VAR”. Dovrà infatti individuare “le centinaia di strutture ricettive di ogni categoria che, sebbene registrate in svariati portali e siti web pubblicitari e d’intermediazione, ancorché recensiti, omettono in tutto o in parte di versare al Comune la dovuta ed obbligatoria tassa di soggiorno”. Delle due l’una. O non la fanno pagare o la incassano e non la versano. Ed è per questo che il Comune intende verificare sul campo cosa accade nelle strutture ricettive della città. La “VAR” avrà anche il compito di costatare la qualità dei servizi offerti e di garantire la libera concorrenza nel settore. Il Comune di Trapani, a differenza, di altre amministrazioni, ha finalizzato l’introito della tassa di soggiorno per una serie d’interventi nel settore turistico. Gli altri Comuni hanno invece scelto di utilizzare la tassa di soggiorno per contribuire all’azione di co-marketing a sostegno dell’aeroporto di Birgi.

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