Da 504.505 a 30.000 euro. E’ questo il “taglio” che la Regione ha inflitto al Luglio Musicale Trapanese. Si tratta dei soldi del Fondo unico regionale dello Spettacolo. Un colpo durissimo alle casse dell’ente e soprattutto immotivato perché il Luglio ha diritto ad avere il contributo. Il consigliere delegato Giovanni De Santis è pronto ad impugnare il piano delle assegnazioni del fondo. Alla richiesta di chiarimento da parte della Regione De Santis si è sentito dire che la ripartizione era stata definita con l’obiettivo di sostenere prioritariamente le strutture più grandi. Di conseguenza, ancora una volta, i teatri e le istituzioni musicali di Palermo, Catania e Messina che negli anni non hanno mai dato prova di grande efficienza. A parlare, più di tutti, sono i loro rispettivi bilanci ed i “buchi” finanziari accumulati nel tempo. Il sindaco di Trapani Vito Damiano è andato giù pesante: “Si tratta dell’ennesimo tentativo di scippo messo in atto dalla Regione Siciliana in danno della città di Trapani e di tutto il suo territorio. Un copione su cui la Regione sembra esercitarsi sempre più di frequente. Il presidente della Regione in questa città è ben rappresentato, da qualcuno che, però, evidentemente, al momento e nei luoghi opportuni, dimentica poi di rappresentare, a sua volta, la sua città e i suoi stessi elettori”. Damiano se la prende anche con i deputati regionali del collegio: “Cosa hanno fatto fin qui gli otto onorevoli eletti alla Regione nella provincia di Trapani? Il governo Crocetta non soddisfatto per avere già messo in ginocchio la Biblioteca Fardelliana e l’Ente Luglio Musicale Trapanese azzerando i 510.000 euro che l’ex Provincia Regionale di Trapani garantiva quale dotazione finanziaria per il sostegno dei due maggiori presidi culturali della nostra provincia, adesso, in palese violazione di una sua stessa Legge, non riconosce oltre 470.000 euro allo stesso Luglio Musicale Trapanese e circa 100.000 alle Orestiadi di Gibellina per darli a teatri e orchestre palermitani, catanesi e messinesi indebitati per decine di milioni di euro! Non possiamo e non dobbiamo sopportare. Evidentemente, i deputati regionali palermitani, catanesi e messinesi tutelano con i fatti i loro territori.”. Il consigliere delegato De Santis entra nel merito del “taglio” operato dalla Regione: “A far punteggio sono il numero di artisti scritturati e le ore di lavoro a questi riconosciute, il numero di repliche portate in scena come la quantità di pubblico che ha riempito il teatro ed altri parametri qualitativi e quantitativi. Tutti aspetti, per i quali il Luglio Musicale, soprattutto nelle ultime due stagioni, si è distinto particolarmente, e non solo in ambito regionale. Infatti, grazie ai numeri prodotti nel periodo preso in considerazione in applicazione dello stesso regolamento, l’Ente Luglio Musicale Trapanese, così come certificato nelle tabelle allegate al decreto dell’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, ha maturato un contributo <<da punteggio>> di 504.505 euro”.
LA REGIONE SI “MANGIA” IL LUGLIO MUSICALE TRAPANESE. QUASI AZZERATO UN CONTRIBUTO DI DIRITTO
8 Febbraio 2016
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