TRAPANI, CORRAO: “SOTTOPASSO A RISCHIO. LA COMMISSIONE UE E’ STATA CHIARA”

24 Novembre 2022

L’europarlamentare Ignazio Corrao scrive, la Commissione UE risponde. “La risposta della Commissione UE – sottolinea – è un monito inequivocabile: il finanziamento del sottopasso non verrà concesso se non saranno rispettate tutte le norme e le procedure della direttiva UE 92/43/CEE  sulla conservazione degli habitat naturali e se non saranno superati gli audit sui traguardi e gli obiettivi al fine di tutelare gli interessi finanziari dell’UE”. Corrao dice no al sottopasso a Trapani e si schiera con il Comitato per il no. Aggiunge che “la comunità non è stata in alcun modo coinvolta” e chiede, alle autorità competenti, di considerare “i rischi di una violazione annunciata delle direttive. In sintesi, Corrao ha presentato un’interrogazione sulla mega-opera trapanese e la risposta della Commissione UE è di quelle che riaprono il confronto-scontro. Corrao prova a fare la sua parte: “Il sottopasso di Trapani potrebbe rivelarsi un’opera inutile e dannosa, perché figlia di una visione sconcertante del futuro delle comunità, che si preoccupa di opere costose senza una progettualità condivisa e partecipata, che sia adeguata alle sfide ambientali e territoriali. Anche la Commissione UE ci avverte della possibile cancellazione del finanziamento se l’opera dovesse pregiudicare l’ecosistema e provocare danni. Se non fossero bastate le ragioni del comitato di cittadini che si stanno battendo contro quest’opera, la risposta della Commissione si è dimostrata chiara ed inequivocabile”. L’europarlamentare entra nel merito dell’opera: “Il progetto, finanziato dal PNRR, presenta gravi criticità che lo rendono non funzionale per la viabilità e potenzialmente dannoso per la città di Trapani. Secondo gli studi del comitato civico mobilitatosi contro l’opera, essa potrà determinare costi molto elevati, circa 20 milioni di euro, e turberà il regime idraulico dei suoli, provocando possibili danni irreparabili alle confinanti costruzioni. Inoltre, potrebbe non risolvere affatto il problema del traffico cittadino, rallentando la mobilità veicolare urbana anziché snellirla, appesantendo vie d’esodo fondamentali in caso d’emergenza. Così facendo, il sottopasso non risulterebbe coerente con gli obiettivi 9, 11 e 15 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Per non parlare delle conseguenze ambientali, considerato che il progetto ricade in area IBA 158, adiacente al sito SIC/ZPS Saline di Trapani e non garantisce la protezione degli habitat di interesse comunitario”.

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