Si era reso irreperibile dal settembre 2014 quando stava scontando la pena di un anno e mezzo per i reati di sostituzione di persona aggravata ed appropriazione indebita. Era ai domiciliari nella casa della convivente nella frazione di Salinagrande ma aveva fatto perdere le sue tracce. Ma per Vittorio Marco Cavallo, 45 anni, calabrese, sono scattate le manette. Ieri mattina, a Monza, agenti della Squadra Mobile di Trapani, al fianco dei colleghi di Milano sono riusciti ad intercettarlo. L’indagine ha preso le mosse da una denuncia di una giovane donna che aveva intrapreso una relazione virtuale con Cavallo, conosciuto attravero un sito d’incontri. Nel tempo la donna è stata costretta a versare diverse migliaia di euro sotto la minaccia di vedersi, altrimenti, pubblicate foto compromettenti che la ritraevano. Cavallo aveva fornito false generalità alla donna che era costretta a pagare. Ma dopo una serie di accertamenti e di verifiche è stata individuata la località in cui si era rifuggiato Cavallo. In quel di Monza gli agenti delle due Squadre Mobili hanno cominciato a pedinare i familiari di Cavallo. Pedinamento che li ha portati fino all’abitazione dove si nascondeva l’uomo. Alla vista degli agenti Cavallo ha esibito un falso documento di riconoscimento. La successiva perquisizione nella casa ha permesso ai poliziotti di sequestrare altri documenti d’identità contraffatti, computer, telefoni cellulari e strumenti vari con cui Cavallo esercitava la sua attività estortiva. La Procura della Repubblica di Trapani sta indagando Cavallo per i reati di estorsione, sostituzione di persona ed atti persecutori. Dopo l’arresto l’uomo è stato condotto al carcere di Milano. Gli inquirenti stanno verificando se ci sono altre eventuali vittime di Cavallo.
Vittorio Marco Cavallo