Detta papale papale, alla consigliera Giulia Passalacqua sono girate le scatole, politicamente parlando. Ciò che pensa dell’amministratore delegato del Luglio Musicale Trapanese Natale Pietrafitta e della sua gestione dell’ente l’ha voluto mettere nero su bianco. Una nota che torna a porre un problema che rischia di “scoppiare” tra le mani del sindaco Giacomo Tranchida: quello del governo delle partecipate. La nota della consigliera Passalacqua è interessante in ogni suo punto ed è per questo motivo che la riproponiamo in versione integrale.
Mi dispiace sinceramente apprendere che il consigliere delegato dell’Ente Luglio e persino il direttore artistico Roccaro si siano quasi indispettiti dal lavoro svolto dalla Settima Commissione. Ricordo a questi che la Commissione, nel pieno delle sue funzioni istituzionali, ha condotto un’azione di controllo e verifica che, per sua stessa natura, mira alla trasparenza e alla correttezza. Questo tipo di operato è fondamentale per il buon andamento della cosa pubblica e dovrebbe essere accolto con favore da chiunque operi in ruoli di responsabilità. L’indisposizione manifestata invece francamente mi sorprende. La nostra attenta attività non può essere vista come un ostacolo, un lavoro di controllo puntuale e approfondito è un servizio alla comunità e non può essere considerato come un’intrusione. È inoltre fondamentale sottolineare una differenza sostanziale: noi siamo consiglieri comunali. La nostra elezione è diretta, siamo stati scelti dalla cittadinanza trapanese proprio con il mandato di vigilare su tutto ciò che attiene l’attività del Comune di Trapani, anche in riferimento alle sue partecipate.
A differenza di ruoli come quello del consigliere Delegato dell’Ente Luglio Musicale, che è di nomina e non direttamente espressione del voto popolare, i cittadini trapanesi hanno scelto noi per rappresentarli, hanno conferito a noi la fiducia. Uno dei nostri compiti primari è proprio quello di sorvegliare sull’operato di tutti, inclusi gli enti e le loro dirigenze. Questa sorveglianza non è un capriccio ma l’essenza stessa della nostra funzione democratica, a garanzia della buona gestione e della trasparenza di ciò che attiene alla cosa pubblica. Per concludere rigiro al mittente le offese ricevute. Sono una dottoressa in Lettere che, oltre ad avere acquisito una laurea con il massimo dei voti, sono cresciuta in ambienti culturalmente vivaci, poliedrici e curiosi, dove ho avuto l’opportunità di fare esperienze formative e significative per la mia crescita. Forse è vero che semiologia e semiotica non erano inserite nel mio piano di studi così come rispetto ed educazione, ma per fortuna questi valori li ho acquisiti in altro modo (sic!). Mi dispiace che il consigliere delegato si senta in diritto di dare le pagelle così facilmente e di mettere in dubbio la mia preparazione e la mia professionalità senza neanche conoscermi sufficientemente. Sono una Consigliera Comunale, scelta dai cittadini trapanesi per rappresentarli all’interno del massimo consesso civico della nostra città, onorerò sempre il ruolo che mi è stato concesso e nessuno mai riuscirà a fermare la mia attività pubblica, politica, che comprende anche responsabilità e attenzione relative alle partecipate del Comune che, ricordiamolo, hanno un unico proprietario, la Città di Trapani.